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La Settimana di Sangue di Köpenick. Un capitolo oscuro del terrore nazista a Berlino

Il Memoriale della Settimana di Sangue di Köpenick (Gedenkstätte Köpenicker Blutwoche) commemora un capitolo crudele dei primi tempi del nazismo a Berlino. Si trova nell’ex prigione del tribunale distrettuale in Puchanstraße 12 a Berlino-Köpenick, dove dal 21 al 26 giugno 1933 si verificò la cosiddetta “Settimana di Sangue di Köpenick”.

Contesto storico

La Settimana di Sangue di Köpenick fu una brutale azione delle SA contro oppositori politici ed ebrei. Centinaia di uomini delle SA rapirono e torturarono circa 500 persone, di cui almeno 23 furono uccise. Tra le vittime c’erano comunisti, socialdemocratici, sindacalisti ed ebrei. Questa azione terroristica rappresentò un apice del primo terrore delle SA a Berlino e servì come una sorta di banco di prova per i leader nazisti per testare i limiti del loro potere.

Mostra permanente

L’attuale mostra permanente, inaugurata il 21 giugno 2013, colloca gli eventi nel contesto sovraregionale della presa del potere nazista nel 1933. Mostra la flessibilità dei processi di negoziazione tra le organizzazioni del NSDAP e le istanze statali, nonché l’importanza della Settimana di Sangue di Köpenick come campo di sperimentazione per lo sviluppo della violenza nel nazionalsocialismo.

Informazioni per i visitatori

  • Orari di apertura:
    martedì e giovedì 10:00-18:00
    sabato e domenica 14:00-18:00
  • L’ingresso è gratuito.

Successi cinematografici

Per il quarto anno consecutivo, l’azienda cinematografica berlinese Yorck Kinogruppe ha chiesto al suo pubblico di indicare i film più significativi dell’anno. Con un ampio margine rispetto alle posizioni successive, il pubblico ha premiato Estranei (All of Us Strangers) di Andrew Haigh. Il film esplora i temi della solitudine, dell’amore e dell’elaborazione del lutto. Il protagonista Adam, uno sceneggiatore solitario a Londra, inizia una relazione con il vicino Harry mentre rivive incontri immaginari con i genitori morti 30 anni prima. Il film mescola realtà e fantasia, offrendo una riflessione profonda sul rimpianto, l’accettazione di sé e il confronto con i traumi del passato.

Il secondo film più apprezzato dal pubblico berlinese è invece La zona d’interesse (The Zone of Interest), scritto e diretto da Jonathan Glazer, film già vincitore di due premi Oscar che racconta la vita quotidiana della famiglia di Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, nella loro idilliaca casa adiacente al campo di concentramento. Il film esplora il contrasto tra la normalità della vita familiare e l’orrore dell’Olocausto che si consuma a pochi metri di distanza, evidenziando la banalità del male attraverso la rappresentazione della routine domestica degli Höss mentre si sentono in sottofondo i suoni sinistri del campo.

Alcuni appuntamenti musicali del 2025

Berlino si conferma una delle capitali europee della musica live anche per il 2025, con un calendario ricco di eventi imperdibili per gli amanti del rock, postrock, shoegaze, postpunk, indie, synthpop ed electro. Ecco una selezione dei concerti da non perdere nel corso dell’anno.

Grandi ritorni e leggende del rock

Il 2025 vedrà il ritorno a sorpresa dei Linkin Park, che si esibiranno il 18 giugno all’Olympiastadion con la loro nuova cantante Emily Armstrong . I biglietti sono già esauriti, a testimonianza dell’attesa per questo evento. Gli amanti del metal non potranno perdersi gli Iron Maiden, che suoneranno il 29 e il 30 luglio alla Waldbühne. 

Indie e alternative

Per gli appassionati di indie, il 18 gennaio i Gardens si esibiranno al Berghain Kantine con il supporto di Juno Lee. Il 9 maggio, invece, sarà la volta di Billie Eilish alla Mercedes-Benz Arena, un appuntamento imperdibile per i fan della giovane star.

Electro e synthpop

Il 14 marzo Jamie xx presenterà il suo nuovo album “In Waves” all’Uber Eats Music Hall. Il 17 marzo, Alan Walker porterà il suo electro-pop alla Columbiahalle. Per gli amanti del synthpop, da segnare in calendario la data del 19 marzo, quando Midge Ure, ex frontman degli Ultravox, si esibirà al Metropol in uno show intimo e suggestivo. Il 22 marzo, con la loro elettronica pionerisitca, i Booka Shade si esibiranno al Säälchen .

Post-rock e shoegaze

Dopo l’uscita del nuovo album “The Bad Fire”, l’11 febbraio torna all’Admiralspalas Mogwai. Gli appassionati di sonorità più atmosferiche avranno di che gioire il 9 marzo, quando i God is an Astronaut porteranno il loro post-rock all’Hole44. Sarà un’occasione unica per immergersi nelle loro melodie sognanti e avvolgenti. Il 5 giugno al Tempodrom si esiberanno, invece, i The Flaming Lips, che celebreranno il 20° anniversario dell’album “Yoshimi Battles the Pink Robots”, uno dei loro lavori più iconici.

Postpunk e rock alternativo

Il 18 marzo, gli Skunk Anansie guidati dalla carismatica Skin infiammeranno la Columbiahalle con il loro rock alternativo. Per gli amanti del postpunk, invece, il 25 gennaio i Clan of Xymox porteranno il loro gothic rock al Frannz Club.

Berlino si conferma quindi una meta imperdibile per gli appassionati di musica live, con una varietà di generi e artisti che sapranno soddisfare anche i palati più esigenti. Che siate fan del rock più classico o delle sonorità più sperimentali, la capitale tedesca ha in serbo per voi un 2025 ricco di emozioni musicali.

La serie “Der Palast” torna con una nuova generazione di talenti

La seconda stagione della serie “Der Palast” di Uli Edel (regista tedesco noto per il suo adattamento cinematografico del libro Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino) è pronta a fare il suo debutto, promettendo di catturare nuovamente l’attenzione del pubblico con una trama avvincente ambientata nella Berlino post-riunificazione.

Dettagli sulla nuova stagione

La seconda stagione di “Der Palast” comprenderà sei episodi, ciascuno della durata di 45 minuti. Gli spettatori potranno godersi la serie in due modi:

Trama e ambientazione

Ambientata nel 1990, subito dopo la caduta del Muro di Berlino, la nuova stagione segue le vicende di tre giovani talenti della danza: Luise, Lukas e Karla. Questi nuovi personaggi si uniscono all’ensemble del Friedrichstadt-Palast, ignari delle sfide che li attendono, tra cui la minaccia di chiusura del teatro.

Nuovi personaggi e cast

La seconda stagione introduce un cast completamente rinnovato, con:

  • Lary Müller nel ruolo di Luise
  • Lukas Brandl nel ruolo di Lukas
  • Taynara Silva-Wolf nel ruolo di Karla
  • Jeanette Hain nel ruolo di Regina Feldmann, direttrice del balletto

Temi principali

La serie esplorerà diversi temi:

  • la lotta per mantenere vivo il Friedrichstadt-Palast in un’epoca di cambiamenti
  • le sfide personali e professionali dei nuovi membri dell’ensemble
  • il contrasto tra tradizione e innovazione nel mondo dello spettacolo

Produzione e regia

“Der Palast” è una produzione di MOOVIE GmbH e Constantin Film in collaborazione con ZDF e Global Screen. Uli Edel torna alla regia, promettendo un finale di stagione spettacolare con “un’appassionante esibizione sul più grande palcoscenico del mondo”.

La seconda stagione di “Der Palast” si preannuncia come un affascinante viaggio nella Berlino post-riunificazione, mescolando dramma personale e storico sullo sfondo dell’iconico Friedrichstadt-Palast.

Gli ugonotti a Berlino

Gli ugonotti furono perseguitati in Francia principalmente per motivi religiosi e politici. La loro persecuzione iniziò intorno al 1530 e si intensificò nel corso del XVI e XVII secolo per diverse ragioni:

Conflitto religioso
Gli ugonotti, seguaci del calvinismo, si opponevano alla Chiesa Cattolica dominante in Francia. La loro iconoclastia e il rifiuto del monachesimo li resero nemici della Chiesa ufficiale.

Minaccia politica
Il movimento ugonotto si trasformò in una forza politica significativa, con un’organizzazione militare e il controllo di numerose città fortificate, rappresentando una sfida all’autorità della Corona francese.

Pressioni esterne
Influenze come quella di Filippo II di Spagna spingevano la monarchia francese verso una linea più intollerante nei confronti dei protestanti.

La persecuzione raggiunse il suo apice con eventi come il massacro di San Bartolomeo nel 1572. Nonostante periodi di relativa tolleranza, come quello garantito dall’Editto di Nantes nel 1598, la situazione degli ugonotti peggiorò drasticamente con la revoca di tale editto nel 1685 da parte di Luigi XIV, che rese il protestantesimo nuovamente illegale in Francia.

Gli ugonotti trovarono rifugio e una nuova patria a Berlino grazie all’Editto di Potsdam del 1685, emanato dal Principe elettore Federico Guglielmo di Brandeburgo. Questo decreto concesse asilo a circa 20.000 rifugiati ugonotti, garantendo loro libertà religiosa e opportunità di integrazione nella società prussiana.

Impatto culturale e sociale

Gli ugonotti arricchirono notevolmente il tessuto culturale ed economico di Berlino e della Prussia. Il loro contributo si estese a vari ambiti:

  • Architettura
    La presenza ugonotta è visibile nel paesaggio urbano di Berlino, in particolare nella Gendarmenmarkt, dove si erge il Französischer Dom (Duomo Francese).
  • Lingua
    L’influenza francese si fece sentire nel linguaggio berlinese, con l’introduzione di numerosi termini e espressioni.
  • Arte e letteratura
    Personalità di spicco come il pittore Daniel Nikolaus Chodowiecki e lo scrittore Theodor Fontane, di origini ugonotte, lasciarono un’impronta indelebile nella cultura tedesca.

Attrazioni turistiche

Per esplorare il retaggio degli ugonotti a Berlino, i visitatori possono:

Visitare il Museo degli ugonotti
Situato nel Französischer Dom, offre una panoramica dettagliata della storia e dell’influenza ugonotta. Questa chiesa, chiamata inizialmente Französische Friedrichstadtkirche, fu eretta dagli ugonotti che avevano trovato rifugio a Berlino dopo essere stati perseguitati in Francia.

Esplorare la Gendarmenmarkt
Questa piazza, che prende il nome da un reggimento prussiano formato da soldati ugonotti, è un esempio tangibile dell’eredità ugonotta nella città.

Salire sulla balaustrata panoramica del Französischer Dom
Offre una vista mozzafiato sulla città e permette di apprezzare l’architettura influenzata dagli ugonotti.

Retaggi linguistici

L’influenza ugonotta sulla lingua berlinese è ancora percepibile oggi, con numerosi termini di origine francese integrati nel dialetto locale. Sebbene le fonti non forniscano una lista esaustiva di termini specificamente introdotti dagli ugonotti, possiamo dedurre che molti francesismi presenti nel tedesco e nel dialetto berlinese siano stati influenzati dalla loro presenza. Ecco alcuni esempi di termini di origine francese che potrebbero essere stati introdotti o rafforzati dagli ugonotti. Parole come “Boudoir”, “Toilette”, “Garage”, “Chauffeur”, “Bon ton”, “Élite”, “Parvenu” e “Tête-à-tête” sono esempi di espressioni francesi adottate nella lingua tedesca. È importante notare che l’influenza linguistica degli ugonotti si è fusa con altre influenze francesi nel corso dei secoli, rendendo difficile distinguere esattamente quali termini siano stati introdotti specificamente da loro. Tuttavia, la loro presenza ha certamente contribuito a rafforzare e perpetuare l’uso di francesismi nel tedesco e nel dialetto berlinese. Questo fenomeno linguistico testimonia la profonda integrazione degli ugonotti nella società berlinese.

La storia degli ugonotti a Berlino è un esempio straordinario di come una comunità di rifugiati possa arricchire e trasformare positivamente la società che li accoglie, lasciando un’impronta duratura nella cultura, nell’architettura e nella lingua della città.