Tutti gli articoli di Italiani a Berlino

Questo infoblog berlinese si propone di essere un punto di riferimento per italiani e italofoni a Berlino e in Germania. Qui troverete aggiornamenti su lavoro, casa, burocrazia, fisco, curiosità linguistiche, cultura, eventi e tempo libero. Grazie alla nostra rete di professionisti (traduttori giurati, interpreti, agenzie di relocation, imprese di servizi, associazioni culturali e sanitarie) possiamo anche aiutarti a trovare i contatti giusti.

Locuzione tedesca: “im Endeffekt”

L’espressione tedesca im Endeffekt significa “alla fin fine”, “in fin dei conti” o “in definitiva”, indicando un risultato o conclusione finale dopo aver considerato vari aspetti.

Contesto d’uso

Si usa per riassumere l’essenza di una situazione, spesso in discorsi informali o riflessivi, enfatizzando ciò che conta davvero alla fine. Ad esempio, in una frase come Im Endeffekt war es egal, si traduce come “Alla fin fine non importava”.

Questa locuzione deriva da “Endeffekt” (effetto finale), con “im” che funge da preposizione fissa nel tedesco colloquiale.

Superlativi idiomatici: “steinhart”

Deriva da Stein (“pietra”) + hart (“duro”). In tedesco steinhart significa letteralmente “duro come la pietra” ed è usato come superlativo idiomatico per indicare qualcosa di estremamente duro, rigido o difficile da affrontare. In italiano, l’equivalente più naturale dipende dal contesto: durissimo, difficilissimo inflessibile. Oltre al senso fisico (pane, biscotti, terreno), può riferirsi anche a persone o situazioni.

Esempi
– Die Kekse sind steinhart → I biscotti sono durissimi
– Er blieb steinhart und ließ sich nicht überzeugen → Rimase inflessibile e non si lasciò convincere
– Die Prüfung war steinhart → L’esame è stato durissimo

Superlativi idiomatici: “potthässlich”

La parola tedesca potthässlich significa in italiano “orribile” o “estremamente brutto”. È un aggettivo intensivo usato in modo colloquiale per indicare qualcosa o qualcuno che è considerato molto sgradevole o brutto nell’aspetto. Questo termine esprime quindi un grado molto elevato di bruttezza o sgradevolezza estetica, molto più forte di solo “hässlich” (brutto).

In sintesi, potthässlich si usa per sottolineare una bruttezza eccezionale, ad esempio riferendosi a luoghi, oggetti o persone percepiti come estremamente poco attraenti.

Superlativi idiomatici: “pappsatt”

La parola tedesca pappsatt deriva originariamente dal termine latino “pappare”, che significa “mangiare”. Nel tedesco antico e medioevale, “Papp” indicava un tipo di pappa o brei, una pietanza a base di cereali o altri ingredienti simili a un pastone. Questo termine si riferiva anche a un tipo di colla o colla pastosa usata per incollare le pagine dei libri, da cui deriva anche la parola “Pappe” (cartone), perché il cartone veniva fatto con una massa simile a una pappa. Quindi pappsatt significa letteralmente “così pieno da non poter più mangiare pappa”, ovvero estremamente sazio, al punto da essere “pieno come una pappa”.

La concentrazione della ricchezza nei paesi del G20 raggiunge nuovi record

Analisi Oxfam e WSI: come la concentrazione di ricchezza mina la giustizia sociale e la democrazia

La ricchezza dei super-ricchi nei paesi del G20 ha registrato nell’ultimo anno un ulteriore notevole aumento. Secondo un’analisi pubblicata giovedì dall’organizzazione per lo sviluppo Oxfam, il patrimonio dei miliardari nelle maggiori economie industriali ed emergenti è cresciuto di ben 2,2 trilioni di dollari, un incremento del 16,5% in un solo anno. Complessivamente, la ricchezza di questo gruppo ammonta ora a 15,6 trilioni di dollari.

Questo sviluppo assume particolare rilievo in vista del prossimo vertice del G20 a Johannesburg, dove la presidenza sudafricana ha scelto la lotta contro le disuguaglianze come tema centrale. Oxfam sottolinea che l’aumento annuo della ricchezza dei super-ricchi sarebbe sufficiente, almeno in teoria, per liberare 3,8 miliardi di persone dalla povertà – i costi annuali di tali misure ammontano, secondo l’organizzazione, a 1,65 trilioni di dollari.

Critiche sulla tassazione e sui tagli alla cooperazione allo sviluppo

Oxfam accusa i governi dei paesi G20 di non tassare adeguatamente le fasce di popolazione ultraricche. «È assolutamente inaccettabile che i super-ricchi non siano ancora tassati in modo equo, mentre sempre più governi riducono la cooperazione allo sviluppo e si sottraggono così alle proprie responsabilità internazionali», ha dichiarato Tobias Hauschild di Oxfam. Particolarmente criticata è la decisione del governo tedesco di ridurre il bilancio per la cooperazione allo sviluppo nel progetto di bilancio 2026, che secondo l’organizzazione manda un segnale disastroso ai paesi più poveri del mondo.

Crescente disuguaglianza sociale anche in Germania

Anche in Germania si manifestano le conseguenze dell’aumento della disuguaglianza. Secondo il recente Rapporto sulla distribuzione del reddito dell’Istituto di Scienze Economiche e Sociali (WSI) della Fondazione Hans-Böckler, le disuguaglianze di reddito e il tasso di povertà hanno raggiunto nuovi massimi storici. Dal 2010 la disuguaglianza è in costante aumento e l’effetto redistributivo di tasse e trasferimenti sociali è tendenzialmente diminuito.

Il numero delle famiglie che vivono in povertà è salito dal 14,4% nel 2010 al 17,7 per cento nel 2022. Come indicatore per la distribuzione del reddito viene utilizzato il cosiddetto coefficiente di Gini: più alto è il valore, maggiore è la disuguaglianza. In Germania, questo indice è passato da 0,282 a 0,310.

Rischio per lo Stato sociale e la democrazia

Quando un’economia sociale di mercato non riesce a mantenere la sua promessa di partecipazione ed equità, ciò diventa altamente problematico per la sua accettazione – e anche per quella della nostra democrazia.