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La Lunga Notte dei Musei a Berlino – 30 agosto 2025

La Lunga Notte dei Musei a Berlino si terrà sabato 30 agosto 2025 ed è un evento culturale imperdibile che coinvolge oltre 75 musei della città. Dalle 18:00 fino alle 2:00 di notte, i visitatori potranno accedere con un unico biglietto a centinaia di mostre e partecipare a circa 750 eventi diversi, tra cui visite guidate, performance, workshop e concerti.

Tema e attività principali

Il tema dell’edizione 2025 è “Amore a Berlino”, che esplora il sentimento dell’amore attraverso la storia, l’arte e la cultura della città. Il programma include laboratori, musica dal vivo, danze e visite tematiche incentrate su storie d’amore e relazioni, anche nell’era digitale.

Focus sulla Museumsinsel

In occasione del 200° anniversario della Museumsinsel (Isola dei Musei), tutte le sue istituzioni saranno aperte con iniziative speciali. Tra i tesori da ammirare ci sono la celebre Nefertiti al Neues Museum, il Ragazzo in preghiera all’Altes Museum, ritratti rinascimentali al Bode-Museum e capolavori dell’impressionismo francese nella Alte Nationalgalerie. Il Bode-Museum ospiterà anche l’evento di danza “I am in love with…”, un’esperienza unica nel suo genere.

Altri eventi e dettagli

  • La Gemäldegalerie propone concerti brevi sul tema “Amore per la musica. Musica per l’amore”.
  • Musei per famiglie come il Labyrinth Kindermuseum e il MACHmit! Museum offrono programmi dedicati per bambini dalle 16:00 alle 22:00.
  • Sono disponibili navette che collegano i principali musei della città.

Biglietti e informazioni

I biglietti sono in vendita a 23 euro (ridotto 17 euro); i bambini fino a 12 anni entrano gratuitamente, ma devono essere in possesso di un biglietto gratuito. Il biglietto consente l’ingresso a tutti i musei coinvolti nell’evento e l’uso delle navette. I pass annuali e i Museumspass non sono validi questo evento.

Il programma

Sul sito ufficiale è possibile consultare il programma e trovare informazioni aggiornate su biglietti, prezzi e punti vendita per acquistare il ticket valido per l’intera manifestazione e per l’uso degli shuttle bus tra le sedi. Il sito del programma offre la possibilità di esplorare gli oltre 70 musei conivolti con tutte le informazioni su mostre, eventi speciali, workshop, visite guidate e performance serali; offre anche un filtro e una visualizzazione con teaser per ogni evento, per selezionare facilmente quelli di interesse. La funzione “Meine Route” (Il mio percorso) permette di aggiungere eventi o musei preferiti cliccando sull’icona dedicata e di organizzare così un itinerario personalizzato per la notte con dettagli sugli orari di apertura notturna e sulle attività speciali proposte da alcuni musei.

Insomma, la Lunga Notte dei Musei di Berlino 2025 offre l’opportunità di vivere una notte ricca di cultura, arte e storie d’amore in tutta la città. Il tema dell’amore, insieme al prestigioso anniversario della Museumsinsel, rende questo evento un’esperienza emozionante e imperdibile per tutti gli amanti dell’arte e della notte berlinese.

“48 Stunden Neukölln”: Il più grande festival d’arte gratuito di Berlino dal 27 al 29 giugno 2025

Il festival d’arte “48 Stunden Neukölln” trasforma nuovamente il quartiere berlinese di Neukölln in un enorme laboratorio artistico vivente dal 27 al 29 giugno 2025. Sotto il motto di quest’anno “WTF (What the Fact)? Tra verità e percezione”, più di 900 artisti presentano le loro opere in oltre 250 luoghi – da atelier e gallerie a caffè, chioschi, chiese, parchi e persino location insolite come birrifici o cimiteri.

Un festival tra verità, finzione e percezione
Il tema della 27ª edizione affronta questioni di grande attualità: in un’epoca in cui disinformazione, sovraccarico digitale e scrolling infinito dominano la quotidianità, il festival offre un contrappunto artistico. Le opere interrogano come nascano le narrazioni digitali, quali immagini plasmino la nostra comprensione del mondo e come ciò influenzi la nostra auto-percezione. Le posizioni artistiche spaziano da installazioni, fotografia, film, letteratura, poesia, musica fino a opere sensoriali e performative – tutte collegate al tema guida di quest’anno.

Arte ovunque: cosa rende speciale “48 Stunden Neukölln”
Il festival vive della sua apertura e varietà. È il più grande festival d’arte indipendente di Berlino, fondato nel 1999 per rendere visibile la scena artistica locale e rafforzare Neukölln come hotspot creativo. Oggi attira fino a 80.000 visitatori ogni anno ed è parte integrante del panorama culturale berlinese.

Ciò che rende unico “48 Stunden Neukölln” è la sua struttura decentrata: l’arte non si trova solo nei luoghi classici come le gallerie, ma anche in spazi quotidiani – bar, chioschi, negozi sfitti, parchi o persino cimiteri. Questa varietà riflette la scena colorata e diversificata di Neukölln e invita alla scoperta.

Highlights e programma 2025

  • Inaugurazione: venerdì 27 giugno dalle 19 davanti alla Galerie im Körnerpark (Schierker Str. 8). Il grande Opening Party inizia alle 21:30 presso il CANK (ex edificio C&A).
  • Oltre 250 luoghi d’arte: dagli Neukölln Arcaden al Körnerpark, dalle chiese ai caffè – il programma è vario quanto il quartiere stesso.
  • Nuovi formati: il format espositivo “Perspectives” offre a giovani curatori la possibilità di presentare il proprio punto di vista sul tema del festival, creando così nuove e interessanti prospettive su “WTF (What the Fact)”.
  • Visite guidate gratuite: circa 18 tour tematici in cinque lingue, tra cui percorsi su diversità genitale, terapia con IA, body positivity e sostenibilità urbana. Tutte le visite sono gratuite e durano 1–1,5 ore.
  • Percorsi fai-da-te: chi preferisce esplorare autonomamente può creare itinerari personalizzati e scaricare la mappa del festival.
  • Mostre digitali: alcune opere sono fruibili anche online, permettendo agli interessati di visitare il festival anche digitalmente.

Partecipare e vivere il festival
Il festival non è aperto solo ad artisti professionisti, ma anche a dilettanti, associazioni, vicini e a chiunque desideri contribuire creativamente. La partecipazione è gratuita, il festival si finanzia esclusivamente tramite fondi pubblici e vive dell’impegno della scena locale.

“48 Stunden Neukölln” è più di un festival d’arte – è un invito a scoprire Neukölln e la sua creatività, a confrontarsi con temi sociali attuali e a vivere l’arte in luoghi insoliti. Che sia attraverso una visita guidata, passeggiando per le strade o visitando una delle numerose mostre: per 48 ore Neukölln diventa il palcoscenico dell’arte, del dialogo e della comunità.

Il programma completo, le mappe e tutte le informazioni su visite guidate e mostre sono disponibili sul sito ufficiale del festival.

I bambini rubati nella DDR: un capitolo rimosso della storia tedesca che Kilian Kerner porta in passerella

Il 2 luglio 2025 lo stilista berlinese Kilian Kerner presenta la sua nuova collezione “DDR. Die gestohlenen Kinder” (DDR. I bambini rubati) alla Uber Arena di Berlino. Con questa collezione, Kerner porta sul grande palcoscenico della capitale un tema che per troppo tempo è stato un tabù e che è stato rimosso dalla storia tedesca: il destino dei cosiddetti “bambini rubati” nella DDR.

L’ingiustizia dei “bambini rubati”

Nella DDR, numerosi bambini venivano sottratti ai loro genitori quando questi erano considerati politicamente inaffidabili o per altri motivi finivano nel mirino dello Stato. Molti di questi bambini crescevano in istituti statali o presso famiglie affidatarie fedeli al regime, spesso senza alcun contatto con i genitori biologici. Questa ingiustizia ha segnato generazioni e, ancora oggi, rappresenta per molti una ferita dolorosa e un senso di impotenza.

Kilian Kerner racconta di essere, già da anni, molto scosso da questo tema. Ed è per questo che, con la sua collezione, lo stilista vuole lanciare un messaggio non solo nel mondo della moda, ma anche nella società, portando la storia delle vittime all’attenzione pubblica.

La collezione: moda come memoria e monito

La collezione “DDR. I bambini rubati.” unisce innovazione stilistica e riflessione storica. Kerner usa la passerella come palcoscenico per raccontare le storie delle vittime e per focalizzare l’attenzione sui capitoli rimossi del passato della DDR.

I modelli sono caratterizzati da forti simboli che rappresentano perdita, desiderio e speranza. Tessuti, tagli e colori riflettono l’ambivalenza tra il controllo statale e il destino individuale. La presentazione nella Uber Arena è volutamente di grande impatto, per dare al tema la visibilità che merita.

Rilevanza sociale e reazioni

Kilian Kerner è noto per integrare temi sociali nelle sue creazioni. Già in precedenti collezioni aveva lanciato messaggi contro l’odio e la discriminazione o affrontato sfide sociali. Con “DDR. I bambini rubati” si spinge ancora oltre sfruttando la forza della moda per promuovere la cultura della memoria e la riflessione.

Molte vittime e persone interessate vedono nella sfilata un’occasione importante per portare il tema fuori dalla nicchia e stimolare un dibattito pubblico.

Con “DDR. I bambini rubati” Kilian Kerner lancia un forte segnale a favore della memoria e della riflessione. La collezione non è mera moda, piuttosto essa offre un’occasione per approcciarsi e quindi confrontarsi con i lati oscuri della storia tedesca e a dare voce alle vittime.

Open House: Giornate delle porte aperte al museo di arte contemporanea Hamburger Bahnhof dal 13 al 15 giugno 2025

Dal 13 al 15 giugno 2025, l’Hamburger Bahnhof – Nationalgalerie der Gegenwart – invita tutti alla grande festa estiva “Open House. Giornate delle porte aperte”. Per tre giorni, il rinomato museo di arte contemporanea apre le sue porte con ingresso gratuito e offre un programma variegato di arte, musica e cultura per visitatori di tutte le età.

Un programma variegato per tutti

L’Open House inizia venerdì dalle ore 10 con l’accesso gratuito a tutte le mostre. Già dalle 17 vengono inaugurati due eventi principali: “Toyin Ojih Odutola. U22 – Adijatu Straße” e una nuova opera di Susan Philipsz nella “Unendliche Ausstellung”. Dalle 19, il DJ set Berlin Beats di alys(alys)alys B2B STILL crea un’atmosfera musicale nel museo.

Durante tutti i giorni vengono offerte regolarmente visite guidate generali e con curatori, tour per famiglie, percorsi museali e visite dietro le quinte. I visitatori possono scoprire spazi esclusivi come gli uffici della direzione e il laboratorio di restauro. Gli educatori d’arte invitano a conversazioni spontanee e brevi visite guidate in diverse lingue. Gli amanti dei libri troveranno una vendita speciale della libreria Walther König.

Arte, musica e gastronomia

Sabato e domenica il cortile interno si trasforma in un palco open-air con musica dal vivo, tango inclusivo e balli brasiliani Forró. Nei Rieckhallen si gioca, si dipinge e si anima, mentre l’atelier nel giardino invita a laboratori creativi come la tessitura. Konstantin e Reinhard Bär propongono street food e drink, mentre Sofia offre deliziosi gelati artigianali nel giardino.

Accessibilità e attenzione alle famiglie

Il programma è accessibile e pensato per le famiglie. Molte attività sono disponibili in tedesco, inglese e nella lingua dei segni tedesca. L’evento è reso possibile grazie a numerosi partner e sostenitori, tra cui la Burger Collection, il Volkswagen Group Art4All Family Sunday e gli Hamburger Bahnhof International Companions e.V.

“A Berlino con David Bowie” di Francesco Bommartini in libreria dal 18 aprile

A Berlino con David Bowie di Francesco Bommartini, edito da Giulio Perrone Editore, è un viaggio personale e culturale nella capitale tedesca sulle tracce di uno dei suoi ospiti più illustri: David Bowie. Il libro si inserisce nella collana “Passaggi di dogana” e si propone come una guida narrativa, un diario di viaggio e un saggio musicale, intrecciando la storia della città con quella dell’artista inglese, in particolare durante il suo periodo berlinese tra il 1976 e il 1978.

Struttura e contenuti

Il volume si articola in una serie di capitoli che alternano la narrazione autobiografica dell’autore, le sue esperienze dirette a Berlino, e l’analisi del rapporto tra Bowie e la città. L’indice riflette questa impostazione, con sezioni dedicate sia ai luoghi simbolo di Berlino sia agli snodi fondamentali della carriera di Bowie, come la “Trilogia Berlinese” e l’influenza della scena punk e artistica locale.

Alla scoperta di Berlino

Il libro si apre con un racconto personale: la prima visita dell’autore a Berlino nel 2009, seguita da un progressivo innamoramento per la città durante i viaggi successivi. Bommartini descrive con vivacità le sue impressioni, il freddo tagliente, la maestosità della Porta di Brandeburgo e la visita all’East Side Gallery, sottolineando come la città sia ancora segnata da divisioni, nonostante la caduta del Muro.

L’autore si sofferma sulle trasformazioni urbane e sociali di Berlino, dalla gentrificazione che ha cambiato quartieri come Friedrichshain e Mitte, alla chiusura di luoghi storici come il Tacheles e il Café Sibylle. Emergono nostalgia e malinconia per una città in costante mutamento, ma anche la consapevolezza che il “sogno berlinese” di creatività e cambiamento non è ancora finito.

Berlino e Bowie: un incontro salvifico

Il cuore del libro è il racconto del periodo berlinese di David Bowie. Bommartini ricostruisce con precisione il contesto storico: Berlino Ovest negli anni Settanta, città divisa e simbolo della Guerra Fredda, ma anche rifugio per artisti e outsider. Bowie arriva a Berlino in un momento di profonda crisi personale e creativa, segnato dall’abuso di droghe e da una vita dissoluta a Los Angeles.

L’autore non si limita a una cronaca biografica, ma indaga le ragioni profonde che spinsero Bowie a scegliere Berlino: il desiderio di anonimato, la ricerca di nuovi stimoli artistici, la volontà di rinascita. La città, con il suo “vuoto” e le sue “vibrazioni underground”, diventa per Bowie un luogo di guarigione e di straordinaria creatività.

La Trilogia Berlinese e l’influenza della città

Uno dei capitoli più interessanti è dedicato ai tre album che compongono la cosiddetta “Trilogia Berlinese”: Low, “Heroes” e Lodger. Bommartini analizza come l’ambiente berlinese, la collaborazione con Brian Eno e la scena musicale locale abbiano influenzato il suono e i temi di questi dischi, considerati tra i più innovativi della carriera di Bowie.

L’autore sottolinea il ruolo di luoghi come l’appartamento di Hauptstraße 155, il quartiere di Schöneberg, e club come l’SO36, epicentro della scena punk. La narrazione si arricchisce di aneddoti, citazioni e riferimenti culturali, offrendo al lettore una mappa emotiva e musicale della Berlino di quegli anni.

Arte, letteratura e suggestioni

Bommartini amplia lo sguardo oltre la musica, esplorando il rapporto di Bowie con l’arte contemporanea, la letteratura e la cultura tedesca. Vengono citati artisti come Basquiat e Duchamp, e si riflette sull’influenza dell’espressionismo e della storia berlinese sull’immaginario bowiano. Il libro si sofferma anche su figure come Iggy Pop, compagno di avventure di Bowie a Berlino, e su altri riferimenti culturali, dalla letteratura di Aleister Crowley ai film di Nick Roeg.

Berlino oggi: eredità e trasformazioni

Nelle ultime sezioni, l’autore si interroga sull’eredità di Bowie nella Berlino contemporanea. La città è cambiata, ma resta un polo di attrazione per musicisti, artisti e creativi. Bommartini racconta la scena musicale attuale, i club, i musei e i luoghi che ancora oggi portano tracce del passaggio di Bowie, offrendo consigli e suggestioni per chi voglia esplorare la città sulle orme del Duca Bianco.

Stile e approccio narrativo

Il tono del libro è personale ma mai autoreferenziale. Bommartini alterna la narrazione in prima persona a momenti di analisi storica e musicale, mantenendo un equilibrio tra il racconto soggettivo e l’approfondimento critico. Lo stile è scorrevole, ricco di dettagli e di riferimenti, ma sempre accessibile anche a chi non sia un esperto di Bowie o della storia berlinese.

L’autore dimostra una conoscenza approfondita sia della città sia della figura di Bowie, ma evita il tono accademico o celebrativo. Al contrario, il libro si distingue per la capacità di restituire la complessità di Berlino e del suo rapporto con l’artista, senza cadere nella retorica o nel mito fine a sé stesso.

Impatto e valore

A Berlino con David Bowie si distingue nel panorama editoriale italiano per la sua capacità di raccontare una città e un artista attraverso la lente della propria esperienza, senza mai perdere di vista la dimensione collettiva e storica. Il libro è un omaggio a Berlino come luogo di trasformazione e rinascita, e a Bowie come simbolo di creatività e sperimentazione.

La narrazione di Bommartini restituisce al lettore non solo la storia di un periodo fondamentale per la musica e la cultura pop, ma anche il fascino di una città che continua a reinventarsi.

Francesco Bommartini, con A Berlino con David Bowie, offre un viaggio appassionato e documentato nella capitale tedesca, sulle tracce di uno dei suoi ospiti più celebri. Il libro è al tempo stesso una guida, un diario e un saggio, capace di coinvolgere il lettore e di restituire la complessità di un incontro – quello tra Bowie e Berlino – che ha segnato la storia della musica e della cultura contemporanea.

Consigliato a chi ama la musica, la storia urbana, e a chi vuole scoprire Berlino attraverso lo sguardo di chi l’ha vissuta intensamente, sulle orme di un artista che ha saputo trasformare la crisi in arte e la città in leggenda.