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Berlino Trans

Il transgenderismo a Berlino ha una lunga e significativa storia, radicata nella ricca tradizione della città come centro di diversità e accettazione queer. La capitale tedesca è stata all’avanguardia nel riconoscimento e nel supporto della comunità transgender fin dai primi anni del XX secolo.

Storia e pionieri

Berlino è stata la culla del primo movimento di emancipazione omosessuale e transgender del mondo. Nel 1919, il dottor Magnus Hirschfeld, medico e ricercatore ebreo, fondò a Berlino il primo istituto di scienze sessuali al mondo. Questo istituto divenne un centro pionieristico per la ricerca sulla sessualità e l’identità di genere, attirando scienziati da tutto il mondo. Uno dei contributi più significativi dell’istituto di Hirschfeld fu l’esecuzione di uno dei primi interventi di riassegnazione del sesso documentati. Dora Richter, una delle persone transessuali affidate alle cure di Hirschfeld, fu la prima a sottoporsi con successo a questo intervento negli anni ’20.

Berlino come rifugio queer

Negli anni ’20, Berlino era già conosciuta come città più queer-friendly al mondo. La città vantava una vivace scena notturna con numerosi club, bar e locali per la comunità queer, offrendo uno spazio sicuro per l’espressione e l’esplorazione dell’identità di genere.

Sfide e progressi

Nonostante i progressi iniziali, la comunità transgender di Berlino ha dovuto affrontare periodi di persecuzione, in particolare durante il regime nazista. Tuttavia, dopo la Seconda guerra mondiale, la città ha gradualmente ripreso il suo ruolo di centro per la comunità queer.

Berlino contemporanea

Oggi, Berlino rimane una delle città più accoglienti e inclusive per le persone transgender in Europa. La città offre numerosi spazi e eventi dedicati alla comunità queer:

Quartieri queer-friendly: Schöneberg, Kreuzberg e Neukölln sono noti per la loro vivace scena queer.

Club e locali: Lo SchwuZ a Neukölln è il più grande club queer di Berlino, offrendo diverse piste da ballo.

Eventi culturali: La città ospita regolarmente eventi come il Christopher Street Day, che attira centinaia di migliaia di visitatori.

Risorse educative: Lo Schwules Museum offre mostre su temi di attualità e artisti queer contemporanei.

Tour storici: Berlino offre tour dedicati alla storia queer e trans della città, permettendo ai visitatori di esplorare luoghi significativi come il memoriale del primo movimento di emancipazione omosessuale.

    Berlino continua a essere un faro per i diritti e l’accettazione delle persone transgender, onorando la sua storia progressista mentre lavora per un futuro ancora più inclusivo.

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    Il Queer City Pass di Berlino

    Il QueerCityPass di Berlino è un innovativo biglietto turistico pensato specificamente per i visitatori queer della capitale tedesca. Lanciato recentemente, questo pass offre una combinazione unica di vantaggi per esplorare la vivace scena queer berlinese.

    Caratteristiche principali

    Vantaggi per i visitatori

    Il QueerCityPass permette ai turisti LBTQIA+ di immergersi completamente nella scena queer di Berlino, offrendo accesso agevolato a:

    • Storici bar gay come il Connection Club
    • Musei come lo Schwules Museum
    • Saune e locali per adulti come il Böse Buben
    • Negozi specializzati come la libreria Prinz Eisenherz

    Inoltre, il pass include sconti per tour guidati della città, tour su battelli sulla Sprea e visite a luoghi iconici come il Madame Tussaud. Il QueerCityPass si propone come uno strumento essenziale per i visitatori queer che desiderano esplorare Berlino, combinando praticità nei trasporti e vantaggi economici con un focus specifico sulla ricca offerta queer della città.

    È possibile acquistare il Queer City Pass sul sito ufficiale dove è possibile anche visualizare tutti i posti dove il pass dà diritto a degli sconti.

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    I sacerdoti cattolici possono benedire le coppie omosessuali

    Anche le coppie omosessuali possono ora ricevere la benedizione dalla Chiesa cattolica. L’autorità religiosa vaticana ha pubblicato lunedì una dichiarazione politica secondo la quale i sacerdoti cattolici possono benedire coppie non sposate e omosessuali.

    Nel testo intitolato “Fiducia supplicans” si sottolinea che non bisogna confondere la questione con il matrimonio tra omosessuali e che un ecclesiastico non può dare la benedizione durante una funzione religiosa.

    La dichiarazione è stata pubblicata in diverse lingue proprio oggi in Vaticano. Porta la firma del cardinale Victor Fernandez, prefetto del Dicastero per la dottrina della fede, ed è stata espressamente autorizzata da Papa Francesco.

    Nel testo del Dicastero, Fernandez sottolinea che la Chiesa ha ampliato e arricchito la sua comprensione di cosa sia una benedizione alla luce degli ideali pastorali di Papa Francesco. Adesso, per il Vaticano sono possibili le “benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso, la cui forma non deve trovare alcuna fissazione rituale da parte delle autorità ecclesiali, allo scopo di non produrre una confusione con la benedizione propria del sacramento del matrimonio”.

    Il testo fornisce alcuni esempi specifici di benedizioni al di fuori del servizio divino, come “la benedizione di celebrazioni per anziani, malati, partecipanti alla catechesi o a un incontro di preghiera, pellegrini, viaggiatori, gruppi e associazioni di volontariato”.

    A febbraio del 2021, la Chiesa vaticana aveva ribadito la sua contrarietà alle benedizioni di coppie omosessuali. Secondo l’attuale dottrina cattolica, non sarebbe peccato provare sentimenti omosessuali. Tuttavia, i rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso – sempre secondo la dottrina – non possono essere approvati in nessun caso e la sessualità sarebbe riservata solo al matrimonio, che può essere contratto solo da un uomo e una donna.

    Aggressioni a sfondo transfobico a Berlino

    Lo scorso mercoledì mattina, la polizia di Berlino è stata allertata per una violenza a sfondo transfobico avvenuto in un fast food di Kreuzberg.

    Una donna di 23 anni ha raccontato che, mentre era in fila ad un ristorante nella Wrangelstrasse intorno alle 11.15, ha avuto un diverbio con un uomo, che l’ha poi insultata con epiteti a sfondo transfobico e colpita alla testa.

    Il colpo avrebbe strappato uno degli orecchini della donna, ferendola quindi al lobulo. Subito dopo l’attacco, l’aggressore sarebbe fuggito in direzione di Schlesisches Tor. L’indagine è in corso ed è stata presa in carico da un dipartimento di polizia specializzato dell’Ufficio statale di investigazione criminale.

    Questo succede solo dopo qualche settimana da un’altra aggressione a sfondo transfobico. Questa volta la vittima è una 32enne, che si trovava su un marciapiede della Hermannstrasse intorno alle 21.40, quando lo sconosciuto l’avrebbe avvicinata e aggredita verbalmente in tedesco. La vittima non è stata in grado di riportare le parole esatte poiché non parlava il tedesco; tuttavia era abbastanza sicura che si trattasse di insulti a causa delle sue precedenti esperienze come donna trans, delle espressioni facciali e dei gesti dell’aggressore.

    Quando la 32enne ha continuato a camminare, l’aggressore l’avrebbe seguita e le avrebbe sputato in faccia. Mentre la donna cercava di fuggire, l’uomo le avrebbe spruzzato in faccia una sostanza urticante. Poi è scappato.

    I passanti hanno allertato la polizia e i vigili del fuoco, che sono intervenuti prestando i primi soccorsi alla vittima. La donna ferita è stata poi portata in ospedale, dal quale è stata dimessa dopo un trattamento ambulatoriale per le irritazioni agli occhi causate dallo spray urticante.