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Allarme criminalità nei luoghi di cruising gay a Berlino

Allarme violenza, droga e prostituzione maschile nei parchi

Nei parchi di Berlino si verificano sempre più attacchi contro uomini gay durante il cruising , incontri sessuali anonimi in spazi pubblici. Gli sforzi congiunti della comunità queer, della polizia e dei servizi di prevenzione a Berlino cercano di rispondere al crescente numero di aggressioni contro uomini gay nelle aree di cruising. Questi luoghi, come il Tiergarten, sono utilizzati come punti d’incontro per il cruising da oltre 100 anni.

Pulizia e significato del cruising

I membri dell’associazione Maneo1, un’organizzazione che si batte per i diritti e la protezione degli uomini gay, organizzano un’annuale giornata di pulizia nel Tiergarten, rimuovendo oggetti che indicano attività sessuali, come preservativi usati, fazzoletti e bottiglie di popper vuote. Per Rafael Puetter di Maneo, il cruising ha un significato quasi “poetico”, offrendo un luogo bellissimo per essere a contatto con la natura e la propria sessualità.

Aumento della violenza e alta soglia di casi non denunciati

Quest’anno, le segnalazioni di aggressioni contro uomini gay in questi parchi, come il Volkspark Friedrichshain, sono aumentate. Un caso particolarmente eclatante ad agosto ha coinvolto un gruppo di giovani che ha aggredito, derubato e costretto alla fuga i frequentatori del cruising. La polizia di Berlino è a conoscenza del fenomeno di tali aggressioni ed è consapevole che la soglia di inibizione per sporgere denuncia sia relativamente alta, motivo per cui si presume che vi sia un numero molto elevato di casi non denunciati.

Lavoro di prevenzione congiunto

In risposta, la polizia cerca di aumentare la sua presenza nel Tiergarten, un noto hotspot, e cerca attivamente il contatto con questa scena. Questo non è affatto scontato, dato che in alcuni paesi (come l’esempio di São Paulo) la polizia è spesso vista come un nemico dagli omosessuali. L’agente addetto alla prevenzione Melanie Skiba sottolinea che la polizia è ora molto più sensibile alle questioni queer. Le campagne congiunte (anche in diverse lingue) mirano a incoraggiare le vittime a denunciare le aggressioni.

Complessa situazione e problematiche annesse

La scena del cruising è oggi afflitta da problemi che si sovrappongono:
crimini d’odio, prostituzione (anche prostituzione forzata, in aumento dal 2015, talvolta coinvolgendo minori e soprattutto con uomini eterosessuali, molto spesso omofobi) e un alto consumo di droghe, soprattutto di sostanze come il Monkey Dust (in Italia meglio conosciuta come PV) e il Fentanyl, offerte volontariamente dagli aggressori nei bar per poi derubare le vittime nel parco.

Il paradosso

Bastian Finke, fondatore di Maneo, ricorda il picco della scena durante la pandemia, quando il Tiergarten era affollato di notte. Il cruising in sé non è illegale se consensuale, ma può essere sanzionato come “disturbo della quiete pubblica” se considerato un reato amministrativo. Gli esperti della scena vedono un paradosso nel cruising: una pratica di libera espressione sessuale, ma al contempo una situazione in cui gli uomini gay si espongono a rischi estremamente alti anche in considerazione del buio che regna sovrano in questi luoghi.

L’Importanza della vigilanza e della comunità

L’azione congiunta di Maneo e della Polizia di Berlino nel cuore del Tiergarten segna un passo significativo: il riconoscimento ufficiale di un problema complesso che si estende oltre la semplice sicurezza. I fenomeni di criminalità d’odio, droga e prostituzione minorile si sovrappongono in questi spazi, creando un ambiente in cui la libertà sessuale si scontra con la massima vulnerabilità.

Il paradosso del cruising – un luogo di espressione sessuale libera che espone gli individui al massimo rischio – richiede una risposta che non sia solo repressiva, ma anche sociale e di sostegno. L’appello finale di Rafael Puetter, “Dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri”, riassume la lezione più importante: la vera sicurezza in questi spazi, al di là delle azioni delle forze dell’ordine, risiede nella coscienza collettiva e nella solidarietà della comunità.

Mentre la stagione all’aperto volge al termine, la speranza è che questa rinnovata collaborazione e la maggiore consapevolezza del “numero oscuro” stimolino una vigilanza continua. È fondamentale che ogni vittima si senta incoraggiata a denunciare, in modo da rompere il ciclo di impunità e rendere questi luoghi storici di incontro più sicuri per tutti.

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  1. l Maneo di Berlino è un progetto anti-violenza specifico per la comunità gay, operativo dal 1990 come progetto indipendente dell’associazione Mann-O-Meter, che offre supporto psicologico alle vittime di violenza omotransfobica, raccoglie dati sugli atti di violenza, promuove la prevenzione della violenza e incentiva l’empowerment civico della comunità LGBTQIA+ berlinese. Maneo è il più vecchio e conosciuto progetto anti-violenza gay in Germania e svolge un ruolo fondamentale nella promozione della tolleranza e della lotta contro l’odio basato sull’orientamento sessuale. ↩︎

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Foto di Jake Schumacher su Unsplash

Criminalità a Schöneberg: dati, sviluppi e punti critici

Tempelhof-Schöneberg, distretto di Berlino, è da anni un punto nevralgico per la lotta alla criminalità urbana. Tra le principali sfide vi sono la scena della prostituzione, la criminalità di bande e la violenza nel cosiddetto quartiere arcobaleno attorno a Nollendorfplatz. La Statistica Criminale della Polizia (Polizeiliche KriminalstatistikPKS) del 2024 e i rapporti delle forze dell’ordine offrono un quadro dettagliato della situazione.

Prostituzione e sfruttamento dei minorenni

L’area intorno a Nollendorfplatz e Potsdamer Straße è uno dei centri principali della prostituzione berlinese. Qui operano soprattutto sex worker ungheresi e rumeni. Con preoccupazione, polizia e servizi sociali segnalano che molti minorenni, principalmente ragazzi provenienti dall’Europa dell’Est, vengono spinti in questa realtà, talvolta sotto pressione familiare. Spesso si tratta di vittime di prostituzione forzata e sfruttamento. La criminalità connessa a questa scena include reati sessuali, violenza fisica e attività di bande organizzate, complicando l’azione delle autorità.

La prostituzione maschile a Schöneberg

Schöneberg ospita anche una significativa scena di prostituzione maschile, parte importante del mercato del sesso locale. A Berlino sono circa 2000 i sex worker registrati provenienti da circa 75 Paesi, con prevalenza di stranieri da Germania, Romania, Ucraina, Bulgaria e Polonia. Molti preferiscono definirsi “sex worker” per evitare lo stigma del termine “prostituzione”.

Il quartiere attorno a Kurfürstenstraße è il cuore di questa scena. Qui i sex worker spesso affrontano condizioni di lavoro difficili e rischi di violenza, soprattutto per chi opera in strada. La chiusura di spazi sicuri ha costretto molti a svolgere l’attività in luoghi più isolati, aumentando la loro vulnerabilità. Le autorità e associazioni come Hydra promuovono progetti di supporto e consulenza per questi lavoratori del sesso, maschili e femminili.

Crimini nel quartiere arcobaleno

Il quartiere arcobaleno, che comprende Nollendorfplatz, Winterfeldtplatz e Viktoria-Luise-Platz, ha registrato negli anni passati numerosi crimini d’odio contro persone omosessuali e transgender. Dal 2010 al 2014 si sono contati tra gli 8 e i 25 casi all’anno, aumentando l’attenzione della comunità locale. Sono diffusi anche furti, rapine e reati legati alla droga: nel 2015-2016 la polizia ha registrato oltre 2600 furti in dieci mesi. La risoluzione dei casi si attesta intorno al 25%, complicata dall’organizzazione e dalla struttura di alcune bande criminali.

Dati statistici sul distretto e la città

La Statistica Criminale della Polizia di Berlino del 2024 riporta 539.049 reati, con un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Nel distretto di Tempelhof-Schöneberg sono stati registrati circa 40.546 reati, collocandolo in una fascia di media incidenza. Anche aggressioni fisiche, abusi sessuali e delitti violenti sono in aumento. Il tasso di risoluzione dei crimini a Berlino è pari al 45,5%, quindi meno della metà dei reati viene effettivamente risolta. Tra gli indagati quasi il 44% non è cittadino tedesco e circa un quinto ha meno di 21 anni, segno di aree socialmente critiche.

Schöneberg rimane un punto critico, non solo per la sua posizione strategica, ma anche per le sue peculiarità sociali, come la presenza della prostituzione e un tessuto sociale eterogeneo. L’interazione tra criminalità organizzata, sfruttamento di minorenni vulnerabili e violenza persistente nel quartiere arcobaleno crea una situazione complessa. L’aumento moderato dei reati indica sfide ancora aperte, mentre il tasso di risoluzione relativamente basso evidenzia margini di miglioramento per le forze dell’ordine.

Sequestrata a Berlino metanfetamina per il valore di 4,2 milioni di euro.

Martedì gli investigatori doganali hanno sequestrato 18,1 chilogrammi di Crystal Meth. Si tratta della più grande quantità di Crystal Meth sequestrata finora nella zona di Berlino e Brandeburgo. La quantità di stupefacente sequestrato avrebbe un valore di strada di 4,2 milioni di euro, secondo l’ente doganale e la Procura.

Inoltre, durante le perquisizioni di appartamenti e automobili, gli investigatori doganali hanno trovato quasi 29,6 chili di cocaina, 47,3 chili di ecstasy, 2 chili di marijuana e 30.000 euro in contanti. Tre sospetti trafficanti di droga, due tedeschi di 61 e 51 anni e un vietnamita di 40 anni, sono adesso in custodia cautelare. I tre sospettati avrebbero importato la droga dai Paesi Bassi e dalla Polonia. La droga doveva essere distribuita a intermediari e piccoli spacciatori per poi essere venduta in tutta la città. 

Per anni questa droga proveniva spesso da laboratori della Repubblica Ceca. La situazione adesso è cambiata, ha detto il procuratore generale Günter Sohnrey: ora ingenti quantità della sostanza arrivano in Germania dai Paesi Bassi. Ed è proprio di quest’estate la notizia della scoperta, proprio nei Paesi Bassi, del più grande laboratorio per la produzione di Crystal Meth. 

Questo maxi sequestro di metanfetamina è un chiaro segno che questa droga è ormai ampiamente diffusa a Berlino, conclude Sohnrey.