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Germania: la riforma sulla cannabis dà i primi frutti – ecco cosa dicono i dati

La Germania valuta i primi effetti della legalizzazione parziale della cannabis: diminuiscono le sanzioni, cresce l’uso medico e il consumo giovanile resta stabile.

A poco più di un anno dall’entrata in vigore della legge Cannabisgesetz (CanG), la Germania inizia a tracciare un primo bilancio della sua riforma sulla cannabis. Dal 1° aprile 2024, il Paese ha avviato una legalizzazione parziale che consente agli adulti di possedere e coltivare cannabis, sia privatamente che all’interno di cannabis social club. I primi dati ufficiali, appena pubblicati, offrono uno sguardo concreto sull’impatto della normativa.

Cosa prevede la legge tedesca

La CanG autorizza il possesso e la coltivazione per uso personale, con limiti precisi sull’età, sulle quantità e sulle zone di consumo (vietato nei pressi di scuole e aree frequentate da minori). L’obiettivo è duplice: contrastare il mercato nero e tutelare la salute pubblica, in particolare quella dei giovani.

Mercato e criminalità

Nel 2024, la domanda complessiva di cannabis in Germania è stata stimata tra le 670 e le 823 tonnellate, includendo sia l’uso medico che quello ricreativo. Tuttavia, solo una piccola parte è stata coperta da canali legali: il 9-13% tramite prescrizioni mediche e meno dello 0,1% dai club di coltivazione. Il resto proviene da autoproduzione o dal mercato nero, che rimane ancora dominante. Sul fronte della giustizia, le infrazioni legate al possesso sono diminuite, grazie all’adeguamento dei limiti legali.

Giovani, salute e consumo

Contrariamente alle preoccupazioni iniziali, l’uso tra gli adolescenti non è aumentato e continua a calare, seguendo una tendenza già avviata prima della riforma. Circa il 10% dei giovani dichiara un consumo “a rischio” (quasi quotidiano), dato stabile rispetto agli anni precedenti. Tra gli adulti, non si registrano aumenti significativi di ricoveri o emergenze legate alla cannabis, anche se alcuni segnali locali invitano a monitorare le concentrazioni di THC nei prodotti legali.

Le sfide future

Nonostante i segnali positivi, la Germania deve affrontare ostacoli importanti. La capacità dei canali legali di soddisfare la domanda resta limitata, soprattutto per i cannabis club. Il mercato nero, sebbene in calo, non è stato ancora sostituito da fonti regolamentate. Inoltre, il secondo pilastro della riforma – che prevedeva licenze e dispensari – non è stato implementato dalla nuova maggioranza politica, più conservatrice, che ha espresso l’intenzione di rivedere o restringere la legge.

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Foto di Jinsoo Choi su Unsplash

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Germania leader della cannabis medica, Italia fanalino di coda

Per anni Paesi come il Canada e Israele sono stati i simboli della cannabis terapeutica. Oggi, però, la mappa va aggiornata: il nuovo mercato leader è la Germania. I numeri parlano chiaro. Nei primi tre mesi del 2025 sono entrate nel Paese 37,2 tonnellate di infiorescenze, con una crescita del 457% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un’accelerazione impressionante che porta le proiezioni a quota 150 tonnellate entro fine anno, dopo le 32 tonnellate del 2023 e le oltre 90 raggiunte nel 2024.

Perché la locomotiva tedesca corre così veloce?

La risposta sta soprattutto in tre fattori:

  • Prescrizione accessibile: dal 2017 ogni medico può prescrivere cannabis terapeutica, senza passaggi burocratici onerosi come in Italia.
  • Farmacie e assicurazioni: circa 2.500 farmacie (una su sette) hanno il prodotto in magazzino e oltre il 70% dei pazienti ottiene il rimborso assicurativo.
  • Fine della fase sperimentale: l’approccio prudente, avviato nel 2019, ha prodotto risultati positivi al punto da convincere il governo a rimuovere gli ostacoli sull’uso medico.

C’è però un dettaglio da non sottovalutare: la produzione interna tedesca è ancora minima (meno di 3 tonnellate nel 2024). Quasi tutta la cannabis viene importata da Paesi come Canada, Portogallo, Colombia e Danimarca, con un prezzo medio di circa 8 € al grammo.

Ombre sul sistema “perfetto”

Nonostante i numeri trionfali, Berlino sta iniziando a discutere di possibili restrizioni: l’accesso “troppo facile” alla prescrizione e l’uso della telemedicina potrebbero presto subire nuove regole.

E l’Italia?

Il confronto è impietoso. Nel 2024 in Italia sono state distribuite appena 2 tonnellate di infiorescenze, a fronte di importazioni annue che si fermano intorno a 1.500 kg. Le varietà disponibili restano sei, sempre le stesse, mentre in Germania si contano ormai centinaia di opzioni. A questo si aggiunge una rete di sole 800 farmacie coinvolte (su 20.000) e un sistema di approvvigionamento vincolato quasi esclusivamente a Olanda e Spagna.

La lezione tedesca

La Germania non è diventata il più grande mercato al mondo per caso: a fare la differenza sono state le regole chiare, l’organizzazione nonché il coraggio politico. Tre ingredienti che, in Italia, continuano a mancare. E così, mentre Berlino viaggia verso le 150 tonnellate, Roma resta ferma al palo, costretta a guardare.

A Berlino cresce il mercato della cocaina mentre il commercio illegale di cannabis cala grazie alla parziale legalizzazione

I trafficanti di droga a Berlino vendono sempre più cocaina, mentre il commercio illegale di cannabis è in forte calo. Nel 2024, la polizia ha registrato quasi 2.500 reati legati alla cocaina, con un aumento di oltre il 20%, soprattutto per quanto riguarda il traffico di grandi quantità, cresciuto di quasi l’80%. Al contrario, le infrazioni legate alla cannabis sono diminuite di oltre la metà, scendendo a circa 3.200 casi. La causa è la parziale legalizzazione della cannabis, in vigore da aprile 2024, che consente il possesso e la coltivazione privata, indebolendo così il mercato nero. Tuttavia, la cocaina rimane una sfida sempre più incombente sia per la polizia che per il sistema sanitario.

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La Germania legalizza il consumo e la vendita di cannabis. 

Il 16 agosto 2023, il governo tedesco ha approvato un progetto di legge che legalizzerà la cannabis a scopo ricreativo. La legge dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2024.

La nuova legge prevede che i maggiorenni possano possedere fino a 25 grammi di cannabis per uso personale. È inoltre consentito coltivare fino a tre piante di cannabis per uso personale. La vendita di cannabis sarà limitata ai cosiddetti “cannabis club”, che sono associazioni senza scopo di lucro che possono vendere cannabis ai propri membri. Possono vendere un massimo di 25 grammi a persona al giorno e un massimo di 50 grammi a persona in un mese I cannabis club saranno soggetti a una serie di regole e regolamenti, tra cui requisiti di sicurezza e controlli sull’età.

Sebbene in Spagna1 sia permesso fumare all’interno dei cannabis club, in Germania ciò non sarà possibile, infatti, ciò sarà vietato farlo entro 200 metri dalla porta d’ingresso degli stessi. Di contro, mentre in Spagna è illegale fumare cannabis per strada, in Germania lo si potrà fare quasi ovunque.

La nuova legge ha lo scopo di ridurre il mercato nero della cannabis e di garantire che la cannabis sia prodotta e venduta in modo sicuro. La legge prevede anche che i proventi della vendita di cannabis siano utilizzati per finanziare campagne di sensibilizzazione sulla cannabis e per sostenere la ricerca sulla cannabis.

Ecco alcuni dettagli specifici della nuova legge:

  • Possesso: I maggiorenni possono possedere fino a 25 grammi di cannabis per uso personale.
  • Coltivazione: I maggiorenni possono coltivare fino a tre piante di cannabis per uso personale.
  • Vendita: La vendita di cannabis sarà limitata ai cannabis club. I cannabis club possono vendere cannabis ai propri membri che hanno almeno 18 anni.
  • Regole: I cannabis club saranno soggetti a una serie di regole e regolamenti, tra cui requisiti di sicurezza e controlli sull’età.
  • Proventi: I proventi della vendita di cannabis saranno utilizzati per finanziare campagne di sensibilizzazione sulla cannabis e per sostenere la ricerca sulla cannabis.

La legalizzazione della cannabis in Germania è sicuramente un evento di grande importanza. È infatti il terzo Paese europeo, dopo Malta e il Lussemburgo, a legalizzare la cannabis a scopo ricreativo. La nuova legge è destinata ad avere un impatto significativo sulla politica della droga in Germania e in Europa.

  1. La Spagna non ha legalizzato il consumo a scopo ricreativo della cannabis. Tuttavia, la cannabis è depenalizzata per uso personale e per scopi diversi dalla vendita o dal commercio. Ciò significa che il consumo di cannabis non è un reato, ma può essere soggetto a una sanzione amministrativa. ↩︎

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Legalizzazione controllata della cannabis

Il Ministro federale della Salute Karl Lauterbach (SPD) vuole mettere al sicuro il progetto di legge sulla legalizzazione controllata della cannabis servendosi del parere degli esperti. Nei colloqui riservati con la Commissione europea è emerso che sono necessari “ottimi argomenti” per convincere la Commissione a seguire la strada intrapresa, ha dichiarato martedì a Berlino il politico della SPD.

Oltre al lavoro legislativo, dovrebbe essere commissionato un rapporto scientifico attraverso il quale è possibile dimostrare che con la legalizzazione controllata sarà possibile mettere alle strette il mercato nero non facendo aumentare allo stesso tempo il consumo nel suo complesso.

Il primo progetto di legge è previsto per la fine di marzo. Lauterbach si è detto fermamente convinto che questo possa essere presentato sulla base del rapporto scientifico. Il progetto di legge dovrebbe essere pronto entro la fine del primo trimestre del 2023. Il governo federale lo sottoporrà poi alla Commissione europea per l’approvazione di principio. Se le cose andranno bene, la bozza potrebbe arrivare al Bundestag nella seconda metà dell’anno, ha detto Lauterbach.

Alla fine di ottobre, il gabinetto aveva approvato i parametri per la „distribuzione controllata” prevista dalla coalizione. Secondo il disegno di legge, la cannabis e il suo principio attivo (THC) non dovrebbero più essere classificati legalmente come stupefacenti. L’acquisto e il possesso di un massimo di 30 grammi di marijuana dovrebbero essere depenalizzati, la coltivazione privata dovrebbe essere consentita in misura limitata e la vendita agli adulti dovrebbe avvenire in “negozi specializzati autorizzati” e possibilmente anche nelle farmacie. Inoltre, non si tratterebbe di legalizzare il mercato nero come nella soluzione olandese. Nel rapporto scientifico si prevede di coinvolgere scienziati internazionali, chiamati ad approfondire soprattutto gli aspetti medici.