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Trasferirsi in Germania

Trasferirsi in un altro Paese richiede sempre una certa pianificazione e preparazione per affrontare al meglio le insidie insite in un trasferimento all’estero. Ecco alcuni passi che potreste considerare se state pianificando un trasferimento in Germania:

1. Documenti: 

Prima di tutto, assicuratevi di avere tutti i documenti necessari. Questi possono includere il passaporto o la carta di identità e la tessera sanitaria europea. All’interno dell’UE gli italiani godono della libertà di circolazione e quindi in caso di trasferimento in Germania non c’è più bisogno di un permesso di soggiorno tedesco.

Per ottenere il certificato di residenza (Meldebestätigung) è sufficiente registrarsi all’anagrafe del Comune (Einwohnermeldeamt) tedesco prescelto. Una volta ottenuto il certificato di residenza, sarà possibile aprire un conto bancario.

2. Alloggio:

Cercate un alloggio in anticipo, in modo da avere un posto dove stare appena arrivate in Germania. Ci sono molte opzioni disponibili, come appartamenti arredati, affitti a breve termine o camere in condivisione. A questo proposito vi consigliamo la sezione del nostro blog dedicata proprio alla ricerca di un alloggio in Germania.

3. Lavoro:

Per ottenere un regolare contratto di lavoro è necessario avere il certificato di residenza (Meldebestätigung). Una volta assunti in Germania, i cittadini europei hanno diritto alle stesse condizioni di lavoro e di trattamento dei lavoratori tedeschi. Ciò include il salario minimo, le ore di lavoro, i congedi retribuiti e altri benefici sociali.

È bene cercare un lavoro con largo anticipo, se possibile. Ci sono molte risorse online che possono aiutarvi nella ricerca di lavoro in Germania, come siti web di annunci di lavoro o agenzie di collocamento. Vi consigliamo di visitare la sezione del nostro blog dedicata alla ricerca di un lavoro in Germania.

4. Salute:

Per i cittadini europei, l’accesso all’assistenza sanitaria pubblica tedesca è generalmente garantito tramite la tessera sanitaria o la carta europea di assicurazione malattia (CEAM) oppure tramite un’assicurazione sanitaria privata.

Tuttavia, è importante tenere presente che l’assicurazione sanitaria italiana potrebbe non coprire tutte le spese mediche sostenute in Germania. Le coperture e i rimborsi potrebbero variare a seconda dei dettagli specifici del piano assicurativo italiano.

Per lavorare in Germania, potrebbe essere necessario ottenere una copertura sanitaria adeguata che soddisfi i requisiti locali. In Germania, è richiesto a tutti i lavoratori di avere un’assicurazione sanitaria valida, che può essere fornita tramite l’assicurazione sanitaria pubblica tedesca (gesetzliche Krankenversicherung) o tramite un’assicurazione sanitaria privata.

Se si desidera utilizzare un’assicurazione sanitaria italiana durante l’impiego in Germania, è consigliabile contattare l’assicurazione sanitaria italiana e informarsi sulla copertura e sulle procedure di rimborso specifiche per i servizi sanitari forniti in Germania. In alcuni casi, potrebbe essere necessario integrare l’assicurazione sanitaria italiana con un’assicurazione sanitaria complementare o stipulare un’assicurazione sanitaria privata in Germania per garantire una copertura completa delle spese mediche.

È importante consultare un consulente assicurativo o le autorità competenti sia in Italia che in Germania per ottenere informazioni dettagliate sui requisiti e sulle opzioni di assicurazione sanitaria per lavorare in Germania.

5. Lingua:

Se non parlate il tedesco, è bene iniziare a studiare la lingua quanto prima. Anche se molte persone in Germania parlano inglese, la conoscenza del tedesco può essere utile in molte situazioni quotidiane, come la lettura di documenti o la comunicazione con le autorità. A Berlino, come in altre città tedesche, troverete molti corsi (anche serali) per l’apprendimento del tedesco. Qualora doveste avere problemi di orario a causa del vostro lavoro o della vostra formazione, è possibile trovare anche degli insegnanti privati che impartiscono lezioni sia in presenza sia da remoto.

6. Finanze:

Fate un’oculata pianificazione finanziaria e assicuratevi di avere abbastanza soldi per il trasferimento. Potreste avere bisogno, per esempio, di pagare la cauzione per l’alloggio. Essa può variare, ma di solito è regolata dalla cosiddetta Mietpreisbremse (legge tedesca che limita gli aumenti degli affitti). Secondo questa legge, la cauzione massima consentita è generalmente pari a tre mensilità di affitto senza spese accessorie. Tuttavia, è importante notare che la Mietpreisbremse non si applica a tutti gli affitti. Ad esempio, le nuove costruzioni o gli alloggi che sono stati oggetto di ristrutturazione recente possono essere esclusi dalla legge e potrebbero prevedere una cauzione più elevata.

Inoltre, per fare un’attenta pianificazione finanziaria, è bene anche considerare le notevoli spese da affrontare per l’eventuale acquisto di mobili e arredamenti.

7. Contatti:

Cercate di stabilire contatti in Germania in anticipo, se possibile. Questi contatti possono aiutarvi ad adattarvi al nuovo sistema, a capire meglio come muovere i primi passi e a come orientarsi nel sistema burocratico tedesco. Proprio per il disbrigo di pratiche burocratiche vi sono delle agenzie italiane apposite, una su tutte la Take Care. Per coloro che non dovessero parlare il tedesco è consigliabile entrare in contatto con dei connazionali già residenti a Berlino. A tal proposito ci sono diversi gruppi Facebook di connazionali residenti in Germania che potrebbero rendervi la vita in Germania molto più semplice. Per Berlino il gruppo con più iscritti (più di 30.000) è il Forum: Italiani a Berlino, per Amburgo Italiani ad Amburgo, per Monaco Italiani a Monaco di Baviera, ecc.

Soggiorno in Germania

Una volta trasferiti, ma anche prima del vostro trasferimento in Germania, potranno esservi utili delle informazioni relative al soggiorno in Germania. Molto utili in tal senso sono gli accorgimenti che potrete trovare sul sito dell’Ufficio per la parità di trattamento dei lavoratori dell’UE. Su questo sito troverete utili informazioni riguardanti l’arrivo e il soggiorno in Germania, sul trasferimento del domicilio, sulla registrazione anagrafica, sul soggiorno di familiari, sul soggiorno dei congiunti e sul diritto di soggiorno permanente.

In generale, il trasferimento in Germania richiede una certa preparazione e pianificazione. Seguendo questi passaggi, potete rendere il vostro trasferimento forse un po’ meno ostico rispetto a quello che di solito un trasferimento comporta.

Che cos’è il “Minijob”?

Il Minijob, più propriamente detto “geringfügige Beschäftigung”, è una forma di lavoro subordinato atipico che prevede una retribuzione massima di 450 Euro mensili e un tetto massimo di 5.400 Euro di stipendio annuale per circa 15 ore settimanali. La particolarità di questo tipo di contratto sta nel vantaggio, sia per il datore di lavoro che per l’impiegato, di non essere soggetti agli obblighi contributivi e di imposta altrimenti vigenti (imposta sui redditi, imposta ecclesiastica, assicurazione sanitaria, contributi previdenziali). L’unico obbligo contributivo al quale sia il datore di lavoro che il dipendente sono soggetti è una quota di contributi pensionistici (dal 3,9% al 13,9 % della somma percepita) che viene scalata automaticamente dalla retribuzione prima che questa venga versata sul conto-corrente. È tuttavia possibile farsi esonerare da tale obbligo contributivo tramite dichiarazione di rinuncia fatta al momento della stipula del contratto.

È possibile ricorrere ad un Minijob non solo in regime di unico lavoro (in questo caso sarà possibile percepire anche il sussidio sociale per le spese di affitto e una parte dei costi accessori) ma anche come Nebenjob per arrotondare lo stipendio del lavoro principale. I dipendenti che esercitano un Minijob hanno fondamentalmente gli stessi diritti degli impiegati a tempo pieno ovvero il diritto a 24 giorni di ferie pagate e l’indennità di malattia.

Un altro vantaggio del Minijob consiste nel mantenimento dello status assicurativo nel quale ci si trova. Ciò significa che se, per esempio, si é coperti dall’assicurazione sanitaria del coniuge o del genitore, lo svolgimento di un Minijob non incide in alcun modo sul cambiamento di tale status assicurativo, cosicché sarà possibile continuare ad usufruire dell’assicurazione sanitaria dalla quale si era coperti prima di svolgere il Minijob. La stessa cosa vale per i pensionati e per gli studenti.

Nel caso in cui si dovesse svolgere più di un Minijob e la somma data dalle retribuzioni dei vari Minijob svolti dovesse superare la somma complessiva di 450 Euro mensili, non sarà più possibile usufruire del regime fiscale e contributivo agevolato previsto dal Minijob. Se invece si intende arrotondare con l’ausilio di un Minijob ad integrazione di un lavoro regolare, esso verrà trattato col regime fiscale e contributivo agevolato previsto dalle norme che regolano il Minijob. Se, tuttavia, si superano i limiti di cui sopra il rapporto di lavoro è da considerarsi un normale rapporto d’impiego soggetto al relativo regime contributivo. Va tenuto presente, però, che nel cumulo dei redditi sono escluse le entrate extra in aggiunta alla remunerazione del lavoro ovvero sussidi, bonus, sovvenzioni e proventi simili.

I Minijob si prestano sicuramente ad essere delle ottime soluzioni di introito aggiuntivo per alcuni gruppi di persone come per esempio gli studenti, i giovani sotto i 25 anni, gli stranieri e le persone prive di formazione professionale. Ai fini della (re)integrazione professionale il Minijob rappresenta, tuttavia, solo una soluzione transitoria in attesa di un’attività più adatta e con più prospettive future.

N.B. Nel caso in cui si dovesse essere già registrati come disoccupati, è possibile esercitare un Minijob solo previa autorizzazione dell’ufficio competente (Jobcenter, Arbeitsamt, ecc.).