Con le sue ringhiere in ghisa e le sue otto statue, lo Schloßbrücke è uno dei ponti più belli e celebri di Berlino. Esso fu costruito negli anni 1821-1824 da Karl Friedrich Schinkel e si trova nel quartiere di Mitte, vicino al Lustgarten, sull’Isola dei Musei.
Per la sua decorazione, l’architetto progettò un gruppo scultoreo composto di otto statue in marmo, che però poterono essere realizzate solo dopo la sua morte. Essi mostrano la vita di un eroe, dalla giovinezza alla morte. Al termine dei lavori, lo Schloßbrücke era il ponte più grande di Berlino.
Durante la Seconda guerra mondiale, le statue di marmo furono rimosse per essere preservate dagli attacchi bellici. Miracolosamente, il ponte stesso non subì quasi nessun danno (essendo quindi uno dei pochissimi monumenti di Berlino a non essere stato danneggiato dalla guerra).
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, la struttura si trovava nel territorio orientale, mentre le statue nella zona di occupazione occidentale. Dopo la demolizione del Castello di Berlino ad opera della DDR e la conseguente trasformazione della piazza in Marx-Engels-Platz, anche il ponte fu ribattezzato Marx-Engels-Brücke. Lo Schloßbrücke riprese il suo nome originario il 3 ottobre 1991, primo anniversario della riunificazione. Già a metà degli anni ’80, le statue furono riportate al loro posto originario.
Foto di copertina: particolare della ringhiera dello Schloßbrücke. Due ittiocentauri in ghisa.
Le foto sono state scattate nel 1997.




