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Sempre più casi di intossicazione da ‘gas esilarante’ (Lachgas) – Il governo tedesco ne vieta la vendita ai minorenni

I casi di intossicazione da “gas esilarante” (ossido di diazoto, N2O) stanno aumentando in tutta la Germania, con una crescita significativa registrata nel 2024. Secondo la Charité di Berlino, le richieste di assistenza legate all’uso di gas esilarante sono quasi raddoppiate rispetto all’anno precedente, con 66 casi segnalati a Berlino e Brandeburgo, rispetto ai 35 del 2023. Anche in altre regioni, come il Baden-Württemberg e la zona Nord (Bassa Sassonia, Brema, Amburgo, Schleswig-Holstein), si è osservato un aumento considerevole delle segnalazioni.

I medici avvertono che il consumo di gas esilarante può causare effetti acuti quali vertigini, svenimenti e allucinazioni, ma anche gravi danni neurologici permanenti, come lesioni e paralisi muscolari. Il gas è comunemente inalato tramite palloncini1, specialmente tra adolescenti e giovani adulti attratti dal suo effetto euforizzante. Nonostante questa popolarità, l’ossido di diazoto non è una sostanza innocua: interferisce con la trasmissione nervosa e può provocare danni al sistema nervoso.

Dal punto di vista scientifico, il gas esilarante è un composto chimico incolore con un leggero odore dolciastro, utilizzato da decenni in medicina e odontoiatria come anestetico e analgesico. A dosi basse, produce uno stato di euforia e rilassamento, ma un uso ricreativo incontrollato può provocare gravi effetti collaterali, includendo anche ipossia e danni neurologici permanenti.

Il gas viene comunemente venduto in cartucce da circa 8 grammi, destinate originariamente all’uso alimentare, in particolare come propellente nelle bombolette di panna da montare spray. L’ossido di diazoto è utilizzato nella panna da montata per creare le bollicine di gas che rendono il prodotto soffice e cremoso. Il gas, pressurizzato nelle cartucce, viene liberato all’apertura, formando microbolle che emulsionano i grassi presenti nella panna. Questo utilizzo è regolamentato come additivo alimentare (E-942), sicuro se usato correttamente a contatto con l’alimento. Tuttavia, l’inalazione del gas contenuto nelle cartucce o direttamente dalle bombolette di panna montata rappresenta un serio rischio, poiché il gas viene rilasciato a temperature molto basse (tra -40°C e -55°C), potendo causare ustioni da freddo a labbra, gola e polmoni, oltre ai già menzionati rischi neurologici legati alla carenza di vitamina B12 e alla tossicità.

A fronte dell’allarme crescente per la salute pubblica, il governo tedesco ha approvato nel 2025 una modifica legislativa che vieta la vendita, il possesso e l’acquisto di gas esilarante in contenitori da più di 8 grammi a bambini e adolescenti. Inoltre, è vietata la vendita tramite distributori automatici e commercio online a minorenni. Queste misure mirano a ridurre la disponibilità della sostanza ai giovani e prevenire i danni neurologici a lungo termine.

Resta consentito l’uso di ossido di diazoto per scopi industriali, scientifici e medici, mentre il nuovo quadro normativo punta a limitare esclusivamente l’uso ricreativo che pone a rischio la salute, in particolare quella delle fasce più giovani.

Questa legge dovrebbe rappresentare un passo fondamentale per contrastare l’abuso di gas esilarante come sostanza da festa, proteggendo la salute pubblica e salvaguardando le future generazioni dai rischi associati al suo consumo improprio.

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  1. L’utilizzo dei palloncini è molto diffuso perché il gas viene prima inserito all’interno del palloncino da una cartuccia tramite un apposito dispositivo. Questo serve principalmente per evitare che il gas esca troppo freddo e direttamente dalle bombolette, poiché inalare il gas direttamente dalla cartuccia può causare ustioni da freddo a labbra e gola. Utilizzando un palloncino, il gas si riscalda leggermente prima dell’inalazione, rendendo l’esperienza più sicura e più gestibile. Inoltre, il palloncino permette di controllare più facilmente la quantità di gas inalata, benché il suo e abuso rimanga comunque pericoloso. ↩︎

§ 175: un secolo di criminalizzazione dell’omosessualità in Germania

Il Paragraph1 175 del codice penale tedesco, noto come § 175 StGB, è stato uno dei simboli più duraturi della persecuzione legale dell’omosessualità in Germania. Introdotto nel 1871, questo articolo ha criminalizzato i rapporti sessuali tra uomini per oltre un secolo, fino alla sua completa abrogazione nel 1994.

Origini e sviluppo storico

Il § 175 venne adottato nel 1871, all’indomani dell’unificazione tedesca, come parte del nuovo codice penale del Reich. Inizialmente, la norma puniva la “fornicazione contro natura” tra uomini, includendo anche atti di zooerastia. Già dalla fine del XIX secolo, il paragrafo fu oggetto di critiche e tentativi di riforma. Nel 1898 venne presentata al Reichstag una petizione per la sua abolizione, sostenuta da figure di spicco come August Bebel, leader del Partito Socialdemocratico. Nonostante questi sforzi, la legge rimase in vigore.

L’inasprimento durante il regime nazista

Con l’ascesa al potere del partito nazista nel 1933, la persecuzione degli omosessuali si intensificò drasticamente. Nel 1935, il regime modificò il § 175, ampliandone la portata e inasprendo le pene. 


“Le attività omosessuali di una non trascurabile parte della popolazione costituiscono una seria minaccia per la gioventù. Tutto ciò richiede l’adozione di più incisive misure contro queste malattie nazionali.”
(Decreto costitutivo dell’Ufficio centrale del Reich per la lotta all’omosessualità e all’aborto (Reichszentrale zur Bekämpfung der Homosexualität und der Abtreibung), istituito da Heinrich Himmler nel 1936)

La nuova versione della legge permetteva di punire una vasta gamma di comportamenti intimi tra uomini, anche in assenza di atti sessuali espliciti. Questa revisione fornì al regime gli strumenti legali per perseguitare sistematicamente gli uomini gay. Le condanne aumentarono notevolmente, raggiungendo circa 8.000 casi all’anno. Migliaia di omosessuali furono deportati nei campi di concentramento, dove molti persero la vita.

Il dopoguerra e le due Germanie

Dopo la caduta del regime nazista, il destino del § 175 diverge nelle due Germanie:

  • Nella Germania Est (DDR), la legge tornò alla sua versione pre-nazista nel 1950. Nel 1968, venne ulteriormente modificata, limitandone l’applicazione ai rapporti con minori di 18 anni. Infine, fu completamente abrogata nel 198813.
  • Nella Germania Ovest (BRD), la versione nazista del § 175 rimase in vigore fino al 1969. La Corte Costituzionale federale ne confermò addirittura la legittimità in uno stato democratico3. Solo nel 1969 la legge venne riformata, limitandone l’applicazione ai rapporti con minorenni3.

Abrogazione e riabilitazione

Il § 175 venne definitivamente abrogato nel 1994, dopo la riunificazione delle due Germanie. Tuttavia, le conseguenze di questa legge discriminatoria si sono protratte ben oltre la sua abolizione. Nel 2017, il parlamento tedesco ha approvato una legge per riabilitare e risarcire le persone condannate in base al § 175. Questo atto ha rappresentato un importante passo verso il riconoscimento delle ingiustizie subite dalla comunità queer in Germania. La storia del § 175 rimane un monito sulla persistenza della discriminazione legale e sull’importanza della vigilanza continua per proteggere i diritti delle minoranze sessuali.

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  1. Paragraph si usa nella maggior parte delle leggi tedesche e austriache. Si usa per le leggi ordinarie e i codici principali come il Codice Civile (BGB) e il Codice Penale (StGB).
    Artikel si usa invece per la Costituzione e per le leggi fondamentali, per l’EGBGB (Einführungsgesetz zum Bürgerlichen Gesetzbuch), per leggi che modificano altre leggi e per i trattati internazionali. ↩︎

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