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Economia, immigrazione, reddito di cittadinanza e fisco: gli accordi di coalizione tra democristiani e socialdemocratici

Le trattative esplorative tra Unione (CDU/CSU) e Socialdemocratici (SPD) in Germania hanno raggiunto un punto di svolta importante. Dopo settimane di negoziati, le due parti hanno trovato un accordo su diverse questioni cruciali che riguardano l’economia, l’immigrazione, il reddito di cittadinanza e le politiche fiscali. Questi accordi rappresentano un passo significativo verso la formazione di un governo di coalizione (Grande coalizione).

Economia

L’obiettivo principale è quello di rafforzare la competitività economica della Germania. Per raggiungere questo scopo, Union e SPD hanno pianificato un massiccio pacchetto finanziario per infrastrutture e difesa, che dovrebbe contribuire a stimolare la crescita economica. Inoltre, si prevede una riduzione dei costi energetici di 5 centesimi per kilowattora, insieme ad altri incentivi per le imprese, che saranno discussi durante le negoziazioni di coalizione.

Immigrazione

La politica migratoria è stata uno dei punti più controversi. Union e SPD hanno raggiunto un accordo per aumentare le espulsioni alle frontiere, in coordinamento con i partner europei. I controlli alla frontiera saranno notevolmente rafforzati e il ricongiungimento familiare per i rifugiati sarà limitato. Queste misure mirano a ridurre la migrazione irregolare e a promuovere programmi di accoglienza volontaria.

Reddito di cittadinanza

Il Bürgergeld, introdotto dalla SPD, sarà riformato per incentivare più efficacemente i disoccupati a cercare lavoro anche attraverso l’inasprimento di sanzioni previste per coloro che si rifiutano di accettare delle proposte di lavoro. L’obiettivo è quello di creare un nuovo sistema di sicurezza sociale che favorisca l’occupazione e che generi risparmi significativi per il bilancio statale.

Politiche fiscali

Nell’ambito delle politiche fiscali vi sono ancora forti divergenze. Mentre l’Unione si batte per ampie riduzioni fiscali soprattutto per le imprese, la SPD vuole tassare più pesantemente i super ricchi, cosa che l’Unione rifiuta categoricamente.

Ultime in breve da Berlino

Ripresa delle Start-up

Secondo rbb, le start-up di Berlino si sarebbero riprese dalla crisi provocata dal Covid. Nel 2024, Berlino ha fondato 498 aziende, posizionandosi al secondo posto in Germania dietro la Baviera (538) e davanti al Nord Reno-Westfalia (494). La capitale beneficia della sua forte rete internazionale. Berlino rimane quindi uno dei luoghi più importanti per la scena imprenditoriale tedesca.

Inflazione più debole

Nel 2024, l’inflazione si è notevolmente indebolita a Berlino e nel Brandeburgo. Secondo l’Ente di Statistica, l’inflazione media a Berlino è stata dell’1,6% e nel Brandeburgo del 2,5%. Per confronto, nel 2023 i prezzi erano aumentati del 6,2% a Berlino e del 6,5% nel Brandeburgo.

Aumento delle naturalizzazioni

Dall’anno scorso, Berlino non solo ha raggiunto ma addirittura superato il numero previsto di naturalizzazioni. Lo scorso anno sono stati ben 21.802 berlinesi ad avere ottenuto la cittadinanza tedesca presso il nuovo ente per le naturalizzazioni del Dipartimento dell’Immigrazione.

Meno rifugiati

Come riportato dall’Ufficio Statale per gli Affari dei Rifugiati (LAF), nel 2024 è arrivato a Berlino il 35% in meno di rifugiati rispetto all’anno precedente, ovvero 21.342. Nel 2023 erano 32.752. Secondo il presidente del LAF Mark Seibert, tra i nuovi arrivati c’erano 10.620 richiedenti asilo e 10.408 profughi di guerra dall’Ucraina.