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Il Teufelsee di Köpenick: un angolo di pace nel trambusto cittadino

Il piccolo lago di Köpenick, noto come Teufelsee, è situato circa 750 metri a sud del Großen Müggelsee, il lago più grande di Berlino. Il Teufelsee di Köpenick è un piccolo lago di origine glaciale con una superficie di 1,2 ettari, risultando quindi essere il più piccolo lago di Köpenick. Il lago condivide il nome con il più celebre Teufelsee situato a Grunewald, ma si distingue per le sue caratteristiche e soprattuto per la sua posizione. Esso si trova infatti all’estremo opposto del suo omonimo a Grunewald ovvero nel distretto sud-orientale di Köpenick, un quartiere immerso nella rigogliosa natura che caratterizza appunto questa zona.

Le caratteristiche del Teufelsee di Köpenick

Il Teufelssee rappresenta una vera e propria oasi di pace per gli amanti della natura e offre un’esperienza educativa unica grazie al suo percorso naturalistico. È una meta ideale per chi cerca relax e curiosità storiche nel cuore verde di Berlino. Köpenick è infatti un quartiere che offre un’atmosfera rilassante e numerose opportunità per passeggiate nella natura, lontano dal trambusto cittadino. Sebbene meno conosciuto dell’omonimo lago nel quartiere di Grunewald, il Teufelsee di Köpenick rappresenta una meta ideale per chi cerca tranquillità e bellezza naturale.

Ecco qui, in breve, le sue principali caratteristiche che lo rendono un lago del tutto unico:

  • Origine e ambiente: Il lago è un antico bacino glaciale (Toteisloch), formatosi durante l’ultima era glaciale. È circondato da un’area paludosa con torbiere e vegetazione rara, come per esempio il sedativo naturale Drosera, il carice e le ninfee.
  • Percorso naturalistico: Un sentiero di 3 km, in parte su passerelle di legno, consente di esplorare la flora e fauna locali. Lungo il percorso si trovano pannelli informativi che descrivono le specie presenti.
Una delle tipiche paasarelle di legno che caratterizzano il Teufelsee di Köpenick
  • Biodiversità: L’area ospita specie protette come la biscia dal collare, il tritone crestato e la libellula “grande mosca rossa” (Leucorrhinia pectoralis)
  • Dimensioni e origine: Con una superficie di soli 1,6 ettari, è il lago più piccolo di Köpenick. Si è formato durante l’ultima era glaciale come un bacino di origine morenica (Toteiskessel).
  • Area protetta: Il lago si trova all’interno della riserva naturale “Teufelsseemoor”, che copre 6,45 ettari ed è parte della rete europea Natura 2000. L’area ospita specie rare come il rossolis (pianta carnivora), muschi di torba e animali come la biscia dal collare e la rana pelobate fosco.
  • Leggende: Il nome “Teufelssee” (Lago del diavolo) è legato a miti e leggende, tra cui quella di un castello sommerso o di una principessa in attesa di essere salvata.
  • Sfide ecologiche: Il lago soffre per l’abbassamento della falda acquifera, che favorisce la crescita di alberi come betulle e pini. Interventi mirati cercano di preservare l’habitat naturale.

Il Teufelssee di Köpenick è quindi un luogo ideale per gli amanti della natura, ricco di biodiversità, storia e mistero.

Cinque idee per delle gite alle porte di Berlino 

La periferia di Berlino e le sue zone limitrofe offrono diverse opportunità per escursioni all’aperto. Ecco alcuni luoghi interessanti che potreste visitare:

Parco naturale di Barnim
Situato a nord di Berlino, il Parco naturale di Barnim si estende per 749 km², di cui il 55% è costituito da boschi, il 32% è utilizzato per l’agricoltura e il 3% è costituito da acqua. Con i suoi laghi e i suoi sentieri il Parco naturale è un luogo adatto per escursioni a piedi o in bicicletta. Da lì è possibile anche visitare il Parco nazionale di Schorfheide-Chorin, che fa parte del Parco naturale di Barnim stesso.

Sacrower Heilandskirche e Isola di Sacrow
Questa chiesa neogotica si trova a sud-ovest di Berlino, vicino al fiume Havel. È circondata da un parco paesaggistico ed è collegata all’Isola di Sacrow da un ponte. È un luogo ideale per una tranquilla passeggiata lungo il fiume e per godersi la natura.

Parco di Sanssouci a Potsdam
Il Parco di Sanssouci a Potsdam merita sicuramente una visita. Questo parco storico è famoso per i suoi magnifici palazzi, giardini e fontane. È possibile passeggiare tra i meravigliosi paesaggi e visitare i numerosi punti di interesse, come il Palazzo Sanssouci e il Neues Palais.

Lago di Müggelsee
Situato nella parte orientale di Berlino, il lago Müggelsee è il lago più grande della città. Offre spiagge, sentieri panoramici e opportunità per praticare sport acquatici come la vela e il windsurf. Da qui è anche possibile noleggiare una barca per esplorare l’isola Müggelwerder.

Foresta di Grunewald
Questa vasta foresta si trova a ovest di Berlino ed è un luogo popolare per escursioni e passeggiate nella natura. Offre numerosi sentieri, laghi, colline e persino un’antica torre di vedetta, la Grunewaldturm, dalla quale è possibile godere di una vista panoramica sulla città. Sempre a Grunewald troverete il Teufelsee, il Teufelsberg, il Drachenberg e la tomba di Nico dei Velvet Underground

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La tomba di Nico (Velvet Underground) al cimitero di Grunewald

La tomba di Nico, la leggendaria cantante dei Velvet Underground, è un luogo di pellegrinaggio per molti fan della band. Situata nel cimitero di Grunewald (noto anche come Cimitero dei suicidi e dei senza nome), la tomba è diventata un simbolo della scena rock e della cultura alternativa degli anni ’60. Nico è sepolta insieme a sua madre Margarete Päffgen in una tomba a suo nome, situata nel settore 13 del cimitero. Infatti è proprio la madre ad essersi suicidata, ma Nico si trova in quel cimitero solo perché aveva espresso il desiderio di essere sepolta insieme alla madre.

Tomba di Nico (Velvet Underground), 2016

Nico, il cui vero nome era Christa Päffgen, è nata in Germania nel 1938 e ha iniziato la sua carriera come modella. Ha poi trovato il successo come cantante grazie alla sua collaborazione con i Velvet Underground, con cui ha registrato il loro album d’esordio del 1967, “The Velvet Underground & Nico”. L’album ha avuto un gran successo tra i critici, ma all’epoca non ha riscosso lo stesso successo dal punto di vista commerciale.

Dopo la sua collaborazione con i Velvet Underground, Nico ha intrapreso una carriera solista e ha registrato numerosi album, inclusi “Chelsea Girl” e “The Marble Index”. È morta nel 1988 a Ibiza in seguito ad un incidente in bicicletta.

La tomba di Nico è un semplice tumulo di marmo, con il suo nome e le date di nascita e morte incise sulla pietra. Tuttavia, è diventata un punto di incontro per i fan della cantante e della band. Molte persone viaggiano da tutto il mondo per visitare la tomba e lasciare mazzi di fiori, fotografie e altri tributi.

Ci sono anche molte storie e leggende sui rituali che i fan eseguono sulla tomba di Nico. Alcuni dicono che accendono candele e fumano sigarette, mentre altri lasciano offerte come bottiglie di vino e bucce di banana (dalla celebre copertina dell’album dei Velvet Underground). 

Tomba di Nico (Velvet Underground), 2016

La sua tomba continua ad essere un importante punto di riferimento per i fan dei Velvet Underground e del rock in generale. È un luogo che evoca la memoria di un’artista che ha influenzato molte persone e ha contribuito a creare un nuovo genere di musica che ha influenzato molti altri artisti in seguito.

In ogni caso, Nico è rimasta una figura importante nella storia della musica e della cultura alternativa, grazie alla sua carriera come cantante, attrice e modella, nonché alla sua partecipazione ai Velvet Underground. La sua musica e il suo impatto culturale continuano ad influenzare generazioni di artisti e appassionati di musica in tutto il mondo.

Come raggiungere la tomba di Nico

La tomba di Nico, situata nel Cimitero di Grunewald a Berlino, può essere raggiunta facilmente con i mezzi pubblici.

In primo luogo, si può prendere la metropolitana di Berlino (U-Bahn) fino alla stazione Krumme Lanke, situata sulla linea U3. Da lì, si può prendere l’autobus numero 118 fino alla fermata “Hüttenweg”.

Una volta entrati nel cimitero, si può consultare la mappa dei luoghi di sepoltura per trovare la tomba di Nico. La sua tomba si trova nel settore 13 del cimitero, ed è identificata dal nome “Nico” e dalla data di nascita e morte incise sulla lapide.

Si consiglia di prestare attenzione alle regole del cimitero, come la richiesta di rispettare la privacy delle famiglie dei defunti e di non danneggiare le tombe o le altre strutture presenti nel cimitero.

Tomba di Nico (Velvet Underground), 2016

L’Isola dei Pavoni (Pfaueninsel)

L’Isola dei Pavoni (Pfaueninsel) è un’isola situata nella parte occidentale di Berlino. L’isola si trova nel mezzo del fiume Havel ed è uno dei luoghi più pittoreschi e tranquilli della città. Grazie alla sua posizione e alla sua ricca storia, l’isola è diventata una popolare destinazione turistica per i visitatori della città. Con il suo paesaggio naturale e la sua fauna selvatica, l’Isola dei Pavoni offre un’esperienza unica e rilassante per tutti i visitatori.

Breve storia dell’Isola dei Pavoni
Nel XVIII secolo, l’Isola dei Pavoni fu originariamente una riserva di caccia per i membri della famiglia reale prussiana. Nel 1793, il re Federico Guglielmo II commissionò la costruzione di un castello neoclassico sull’isola (Schloss Pfaueninsel). Il castello è ancora oggi una delle principali attrazioni dell’isola.

Nel 1821, il re Federico Guglielmo III decise di trasformare l’isola in una riserva zoologica, popolandola con esotici animali selvatici e uccelli, tra cui numerosi pavoni. Da allora, l’isola ha mantenuto la sua caratteristica di riserva naturale.

Cosa vedere sull’Isola dei Pavoni
La Pfaueninsel offre molte opportunità per il relax e il divertimento. L’isola è piena di sentieri panoramici, boschi e prati dove è possibile fare un picnic o semplicemente rilassarsi in mezzo alla natura. l’isola ospita una grande varietà di fauna selvatica, tra cui pavoni, cigni, uccelli migratori e altre specie protette.

Il castello neoclassico (Schloss Pfaueninsel) è sicuramente una delle principali attrazioni dell’isola. L’edificio fu costruito tra il 1794 e il 1797 dal re prussiano Federico Guglielmo II su progetto dell’architetto prussiano Johann Gottlieb Brendel. Inizialmente, il palazzo doveva essere una semplice residenza estiva per il re e la sua amante, la contessa Wilhelmine von Lichtenau, ma in seguito fu ampliato e decorato con grande cura.

Dopo la morte del re Federico Guglielmo II nel 1797, la contessa Wilhelmine von Lichtenau continuò a vivere nel castello. Nel 1810, tuttavia, il palazzo fu confiscato dal nuovo re prussiano, Federico Guglielmo III, e trasformato in un museo di storia naturale.

Nel corso dei decenni successivi, lo Schloss Pfaueninsel ha cambiato diversi proprietari e usi. Nel 1952, il palazzo è stato acquisito dal governo della Repubblica Democratica Tedesca, che lo ha utilizzato come sede per le collezioni del museo etnografico.

Dopo la riunificazione tedesca del 1990, il castello è stato restaurato e riaperto al pubblico come museo e luogo per eventi speciali. Oggi, l’edificio ospita mostre permanenti e temporanee sulle arti decorative del XVIII e XIX secolo e sulla storia dell’isola.

Lo Schloss Pfaueninsel è un bellissimo esempio di architettura neoclassica e presenta una facciata bianca con un portico a sei colonne ioniche. Le stanze al suo interno sono decorate con affreschi, arazzi e mobili d’epoca.

Il castello è circondato da un parco all’inglese di 67 ettari, che offre una vista panoramica sul fiume Havel. Il giardino del palazzo è caratterizzato da un lago artificiale, cascate, sentieri e padiglioni.

Un’altra attrazione dell’isola è il Kavalierhaus, che letteralmente significa “casa del cavaliere”: è un elegante edificio neoclassico situato nei pressi del castello principale dell’isola e fu costruito tra il 1794 e il 1797 come residenza del cavaliere di corte di Federico Guglielmo II, Carl von Dernath. L’edificio è stato progettato dall’architetto prussiano Johann Heinrich Gentz. Nel corso degli anni, il Kavalierhaus ha ospitato numerosi ospiti illustri, tra cui Johann Wolfgang von Goethe e l’imperatrice russa Caterina II.

Dopo la seconda guerra mondiale, l’edificio subì notevoli danni e fu abbandonato. Nel 1986, il Kavalierhaus fu restaurato e riaperto al pubblico come spazio espositivo per mostre d’arte.

Oggi, il Kavalierhaus ospita mostre temporanee di artisti internazionali e locali e offre ai visitatori un’occasione per scoprire la cultura e l’arte contemporanea.

Il Kavalierhaus si affaccia su un bellissimo giardino all’inglese, dove è possibile passeggiare e ammirare la bellezza del paesaggio.

Come arrivare all’Isola dei Pavoni
La Pfaueninsel è facilmente raggiungibile dal centro di Berlino. Ci sono diverse opzioni per raggiungere l’isola. Ecco alcune delle opzioni più comuni:

  • Tram e autobus: da Berlino, è possibile prendere la linea di tram 96 fino alla fermata Wannsee. Da lì, è possibile prendere l’autobus 218 che porta direttamente all’isola dei Pavoni.
  • Battello: un modo romantico per raggiungere l’isola è navigare lungo il fiume Havel. Ci sono diverse compagnie che offrono gite in barca da Berlino alla Pfaueninsel.
  • Bicicletta: un’altra opzione per raggiungere l’isola è in bicicletta. Ci sono diverse piste ciclabili che portano al lago di Wannsee. Da lì è possibile prendere un traghetto per l’isola.

Drachenberg

Come l’antistante Teufelsberg, anche la collinetta di Drachenberg (letteralmente montagna degli aquiloni) è stata ricavata dall’accumulo di macerie e detriti della seconda guerra mondiale. Il Drachenberg e il Teufelsberg non sono collegati l’uno con l’altro, anche se, spesso ci si riferisce indistintamente alle due colline chiamandole impropriamente con il nome di Teufelsberg.

La scarsa vegetazione della collinetta consente di godere di un fantastico panorama su tutta la città, specialmente su Berlino ovest. Questo fa del Drachenberg uno dei punti escursionistici e panoramici più importanti di Berlino. Il Drachenberg, infatti, è molto più adatto a questo scopo rispetto al Teufelsberg (volutamente trapiantata di alberi allo scopo di nascondere la stazione di spionaggio lì progettata), poiché sebbene sia molto verde, non ci sono molti alberi sull’altopiano. Il che rende la collina una piattaforma panoramica di gran lunga migliore rispetto al Teufelsberg.

Mentre prima era prevalentemente conosciuta e frequentata da famiglie con bambini che si divertivano a far spiccare il volo ai loro aquiloni (cosa che adesso è possibile fare anche dall’ex aeroporto di Tempelhof), durante i mesi primaverili dei primi due anni di pandemia il Drachenberg è stato riscoperto da giovani „assetati“ di aria aperta dopo i lunghi mesi invernali di lockdown. Durante quei mesi, infatti, non era raro vedere assembramenti di giovani armati di casse bluetooth, casse di birra e fagotti per picnic.

Dalla cima dell’altopiano è possibile, tra le altre cose, ammirare dall’alto la fittissima chioma della foresta di Grunewald, la stazione di spionaggio anglo-americana costruita durante la Guerra Fredda, lo stadio olimpico (Olypiastadion) e la torre della radio (Funkturm). Il Drachenberg è anche una meta molto amata tra i parapendisti, che osano lanciarsi dall’altopiano sorvolando la fitta vegetazione della foresta di Grunewald.

Nelle ore serali estive, ma anche di fine primavera, l’altopiano si popola di gente che viene ad ammirare i bellissimi tramonti sulla verde metropoli. Durante il Capodanno, nuvole permettendo, il Drachenberg è anche uno dei luoghi migliori per assistere ai fuochi d’artificio.

Le collinette di Berlino

La maggior parte delle collinette di Berlino sono di recente formazione: sono infatti il risultato di macerie e detriti risalenti alla seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, infatti, Berlino era piena di macerie di edifici distrutti. Su 1,5 milioni di appartamenti, quasi la metà era inabitabile. In città c’erano quasi 75 milioni di metri cubi di macerie e solo una parte di queste risultavano essere riutilizzabili per la costruzione di nuovi edifici. I crateri causati dalle bombe iniziarono così ad essere riempiti con queste macerie. C’erano persino treni dedicati al solo trasporto di questi detriti. Ai tempi del blocco da parte dell’Unione Sovietica di tutti gli accessi stradali e ferroviari a Berlino Ovest (24 giugno 1948 – 11 maggio 1949), non tutto era stato ancora “ripulito” e proprio a causa del blocco prima e della definitiva divisione della città dopo, non era più possibile utilizzare il terreno circostante (oramai facente parte della Germania est) per la rimozione e il deposito delle macerie. Quindi, più di 26 milioni di metri cubi di macerie iniziarono ad essere ammassati a Grunewald, creando quelle che sono probabilmente le „montagne“ di macerie più alte e conosciute di Berlino: il Teufelsberg (120 metri) e il Drachenberg (99 metri).

Come arrivare al Drachenberg

Il modo migliore è prendere la S-Bahn e scendere alla stazione di Heerstraße. Poi si percorre il Teufelsseechaussee fino al parcheggio Drachenberg (cercare su google Parkplatz Drachenberg). Dal parcheggio è possibile percorrere due tipi di sentieri che salgono verso la collina: quelli sabbiosi e ripidi e quindi più brevi e quelli asfaltati e più comodi che risultano essere un po’ più lunghi. In alternativa è possibile salirci attraverso una scala di circa 280 gradini costruita nel 2006 che dal parcheggio conduce direttamente verso la cima del Drachenberg.