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Novembre porta cambiamenti nel fronte dei costi e e delle nuove tutele per i consumatori

Nuovi aumenti per assicurazioni auto e abbonamenti digitali, controlli più severi su prestiti e tutele rafforzate per i consumatori: tutte le novità in vigore da novembre.

Novembre porta cambiamenti finanziari per i consumatori

Con l’inizio di novembre entrano in vigore diverse disposizioni destinate ad avere effetti concreti per molte famiglie. Oltre all’aumento dei costi in alcuni settori, si intensificano anche alcune norme a tutela dei consumatori.

Assicurazioni auto e abbonamenti digitali più costosi
All’inizio del mese molte compagnie assicurative adeguano le proprie tariffe. Numerosi automobilisti dovranno quindi affrontare un aumento dei premi, soprattutto se il contratto in corso non prevede una clausola di prezzo bloccato. È possibile cambiare compagnia fino al 30 novembre, una scelta che in molti casi consente di risparmiare. Anche alcune piattaforme di streaming, come Spotify, aumentano i prezzi, in particolare per gli abbonamenti individuali e familiari.

Nuove regole per i fidi bancari
Le banche non potranno più revocare un fido bancario senza un preavviso. Questa misura mira a proteggere i clienti da improvvise difficoltà economiche. Inoltre, sarà più semplice contestare tassi di interesse eccessivamente elevati: i correntisti potranno verificare meglio i costi del proprio scoperto e segnalare eventuali abusi.

Controlli più severi per i mini e microcrediti
Per i cosiddetti piccoli prestiti e crediti a breve termine – inclusi i popolari servizi “Buy now, pay later” – entreranno in vigore criteri di verifica più rigorosi. I fornitori dovranno valutare la solvibilità dei clienti prima della concessione del credito. L’obiettivo è prevenire fenomeni di sovraindebitamento e favorire una maggiore responsabilità nel commercio online.

Prospettive
Le novità di novembre puntano a rafforzare i diritti dei consumatori, ma alcuni adeguamenti dei prezzi potrebbero pesare sui bilanci familiari. Chi rivede ora i propri contratti e li adatta in modo mirato può comunque continuare a risparmiare.

Test di allarme chiamato “Bundesweiter Warntag”.

Giovedì 11 settembre 2025 si svolgerà in tutta la Germania un test di allarme chiamato “Bundesweiter Warntag”. Dalle ore 11:00, suoneranno le sirene e verranno inviate notifiche di allerta tramite radio, televisione, app di avviso e SMS – si tratta esclusivamente di una prova, non di una vera emergenza.

L’11 settembre 2025, dalle ore 11, avrà luogo in Germania un grande test del sistema di allarme per la protezione civile. Le sirene suoneranno, i telefoni cellulari e le radio trasmetteranno avvisi, e anche le app di allarme come NINA e KATWARN invieranno notifiche di prova. Non si tratta di una vera emergenza, ma di una simulazione nazionale volta a verificare il funzionamento dei sistemi di avviso e sensibilizzare la popolazione.

Si consiglia di non spaventarsi, ma di cogliere l’occasione per familiarizzare con i segnali di allarme e installare le app di avviso sul proprio smartphone. Verso le 11:45 verrà inviata una notifica di fine prova tramite gli stessi canali.

Ulteriori informazioni sono disponibili presso il Bundesamt für Bevölkerungsschutz und Katastrophenhilfe.

In Germania il riscaldamento a gasolio verso il tramonto: perché conviene puntare ora sulle pompe di calore

Con l’entrata in vigore della nuova legge sull’energia degli edifici, il futuro dei sistemi di riscaldamento a combustibili fossili appare segnato. Chi possiede una caldaia a gasolio o un altro impianto di riscaldamento tradizionale con più di dieci anni dovrà presto affrontare cambiamenti importanti.

Dal 2030 niente più riparazioni per le vecchie caldaie
A partire dal 2030, non sarà più consentito riparare impianti di riscaldamento a combustibili fossili con oltre dieci anni di vita. Si renderà quindi necessario sostituire i vecchi sistemi con soluzioni moderne e rispettose dell’ambiente.

Dal 2044 stop definitivo ai combustibili fossili
Dal 2044, il riscaldamento con gasolio, gas o altri combustibili fossili non sarà più permesso. Tutti i proprietari di immobili dovranno adottare sistemi di riscaldamento ecologici. Si consiglia di orientarsi verso le pompe di calore, considerate particolarmente efficienti e sostenibili, in grado di sfruttare il calore dell’ambiente per riscaldare gli edifici.

Incentivi statali: un’opportunità da cogliere subito
Attualmente sono disponibili incentivi statali molto vantaggiosi per chi sceglie di installare una pompa di calore. Tuttavia, tali contributi non saranno disponibili per sempre e, con l’aumento della domanda, i prezzi potrebbero salire rapidamente. Agendo ora, è possibile beneficiare di condizioni particolarmente favorevoli e dotarsi di un impianto moderno a costi ridotti.

Rimandare costa caro
Rimandare la decisione di sostituire il vecchio impianto può portare a costi maggiori in futuro. I prezzi dei combustibili fossili sono già in aumento e i fondi pubblici per la transizione energetica non saranno disponibili all’infinito. Chi non agisce tempestivamente rischia di dover affrontare spese più elevate e possibili sanzioni.

Conclusione
Adeguarsi ora alle nuove normative significa investire in un futuro più economico, ecologico e conforme alla legge. Scegliere una pompa di calore oggi permette di ottenere importanti vantaggi economici e di assicurarsi una casa pronta per le sfide energetiche di domani.

Il centro per le dipendenze (DHS) chiede prezzi più alti per l’alcol: il Rapporto Dipendenze 2025 lancia l’allarme

La Deutsche Hauptstelle für Suchtfragen (DHS) chiede, alla luce dell’elevato numero di decessi e malattie legati all’alcol, un aumento dei prezzi dell’alcol in Germania. Secondo l’“Annuario delle Dipendenze 2025”, l’alcol è qui più economico che in quasi tutti gli altri paesi europei.

La DHS sostiene che prezzi più alti sarebbero un mezzo efficace per ridurre il consumo. Le tasse di consumo sugli alcolici non sono state quasi mai adeguate da decenni. L’ultima volta che la tassa sulla birra è stata aumentata risale al 1993, mentre sul vino non viene applicata alcuna tassa di consumo.

La DHS sottolinea che la salute della popolazione deve avere la priorità rispetto agli interessi economici. I critici obiettano che i dipendenti dall’alcol difficilmente si lascerebbero dissuadere da prezzi più alti.

Allarme polveri sottili

Da diversi giorni, le app meteo in tutta la Germania segnalano una qualità dell’aria eccezionalmente scarsa. L’ Umweltbundesamt, l’Agenzia Federale per l’Ambiente (UBA), ha lanciato un allarme, in particolare per le persone con patologie preesistenti come asma o problemi cardiovascolari. La causa è da ricercare in una combinazione tra l’aumento delle emissioni di polveri sottili e le attuali condizioni meteorologiche.

Cause della scarsa qualità dell’aria

I mesi invernali portano a un aumento delle emissioni di polveri sottili a causa della maggiore domanda energetica. Oltre ai gas di scarico del traffico stradale, anche le stufe a legna e i sistemi di riscaldamento contribuiscono al problema. L’attuale situazione meteorologica caratterizzata da alta pressione peggiora ulteriormente la situazione: la mancanza di vento e la scarsa pioggia impediscono la dispersione degli agenti inquinanti, che così si accumulano negli strati inferiori dell’atmosfera. In molte regioni della Germania, i limiti per le polveri sottili (PM2,5 e PM10) sono stati ampiamente superati, raggiungendo valori superiori ai 100 microgrammi per metro cubo.

Rischi per la salute

Le polveri sottili possono penetrare profondamente nelle vie respiratorie e causare problemi di salute. Le persone con malattie croniche sono particolarmente a rischio. L’UBA consiglia quindi di evitare attività fisiche intense all’aperto.

Miglioramenti in vista?

Un miglioramento della situazione è previsto solo con il passaggio a una condizione meteorologica caratterizzata da bassa pressione, che porterebbe vento e precipitazioni. Informazioni aggiornate sono disponibili tramite l’app e il sito web dell’UBA.