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Fungo pericoloso allo Charité di Berlino: rischi e misure di contenimento

Allo Charité di Berlino è stato individuato un focolaio di un fungo multiresistente. Ecco cosa significa per i pazienti, le misure adottate e l’andamento dei casi in Europa.

Allo Charité di Berlino è stato rilevato un focolaio del fungo multiresistente Candidozyma auris. Secondo quanto riferito dall’ospedale, il patogeno è stato individuato in un numero contenuto di pazienti — poco più di una decina — per lo più asintomatici. Al momento si registrano due casi clinici confermati e un sospetto. Il primo riscontro risale al giugno 2025, in un paziente precedentemente trattato all’estero. Da questo paziente indice si sono verificate ulteriori trasmissioni all’interno dell’ospedale.

Misure di contenimento

I pazienti coinvolti sono stati prontamente isolati, generalmente per un periodo compreso tra le tre e le cinque settimane. La struttura ha inoltre rafforzato le misure igieniche e avviato screening estesi. I soggetti più vulnerabili sono quelli con cateteri, dispositivi medici e presidi medicali, poiché il fungo tende a colonizzare materiali plastici.

I pazienti colpiti sono stati messi subito in isolamento, che dura in media da tre a cinque settimane, più lungo rispetto ad altri germi ospedalieri. Sono state inoltre rafforzate le norme igieniche e avviati screening mirati. Particolarmente vulnerabili sono i pazienti con cateteri, tubi o protesi, dove il fungo trova terreno favorevole.xxx

Perché il candidozyma auris è pericoloso

Il C. auris è considerato uno dei funghi più pericolosi a livello globale. Identificato per la prima volta nel 2009 in Giappone, si è rapidamente diffuso negli ambienti ospedalieri. L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo annovera tra i quattro agenti patogeni fungini più minacciosi, a causa della sua elevata resistenza ai farmaci – in particolare al fluconazolo – e della sua capacità di sopravvivere a lungo sulle superfici. In Germania, la terapia standard prevede l’uso di echinocandine.

Aumento dei casi in Europa

A livello europeo, i casi sono in forte aumento. Tra il 2013 e il 2023 sono stati segnalati oltre 4.000 episodi, di cui più di 1.300 solo nell’ultimo anno. In Germania si contano finora 120 casi, la metà dei quali registrati nel 2023. Il focolaio attuale rappresenta il secondo evento di rilievo nel Paese, dopo quello verificatosi in una struttura sanitaria bavarese.

Blackout nel sud-est di Berlino: migliaia di persone ancora senza corrente

Nel sud-est di Berlino molti residenti devono ancora fare i conti con l’assenza di elettricità. «Non contiamo di riuscire a completare i lavori già oggi», ha dichiarato martedì a mezzogiorno Erik Landeck, direttore generale di Stromnetz Berlin. Gli interventi tecnici potranno infatti iniziare solo una volta concluse le operazioni della polizia.

Mentre circa 15.000 abitazioni sono già tornate ad essere collegate alla rete, a circa 35.000 utenti tocca invece dover attendere ancora. I vigili del fuoco e l’ufficio distrettuale di Treptow-Köpenick stanno cercando soluzioni temporanee per affrontare l’emergenza.

L’interruzione della corrente è stata causata da un incendio doloso appiccato a due tralicci dell’alta tensione nel quartiere di Berlin-Johannisthal, che ha distrutto numerosi cavi della rete elettrica cittadina.

Sulla piattaforma Indymedia è comparsa oggi una rivendicazione firmata da alcuni anarchici, nella quale si legge: «Questo sabotaggio non intende solo colpire e disturbare i nemici della libertà, ma vuole essere anche un appello a estendere l’azione offensiva, in particolare questa forma di azione che provoca un’interruzione effettiva del sistema».

Le indagini sono tuttora in corso per verificarne l’autenticità, ma fin da subito gli investigatori hanno evidenziato come si tratti di un atto di sabotaggio premeditato con motivazioni politiche.

Il guasto riguarda anche le comunicazioni: il numero di emergenza risulta al momento compromesso.


Berlino: incendio causa blackout per 50.000 abitanti

Oggi, 9 settembre 2025, una vasta area nel sud-est di Berlino ha subito un blackout che ha colpito circa 50.000 abitazioni e molte imprese. La causa è stata un incendio doloso su due tralicci ad alta tensione nel quartiere di Johannisthal. La polizia sospetta un atto motivato politicamente e ha incaricato il reparto speciale delle indagini. Il fuoco è stato spento, ma molti semafori e tram sono rimasti fuori servizio. La fornitura di energia elettrica viene ripristinata gradualmente, ma la situazione resta critica