Berlino – La linea U3 della metropolitana è interrotta dal primo pomeriggio di venerdì, perché, a causa di lavori stradali presso la stazione Spichernstraße, dell’intonaco si è staccato dal soffitto della galleria. I treni circolano solo tra le stazioni Krumme Lanke e Fehrbelliner Platz. Nel tratto fino alla stazione Wittenbergplatz è stato istituito un servizio sostitutivo con autobus.
Secondo quanto comunicato dalla BVG alla rbb, la chiusura dovrebbe durare “alcuni giorni“.
Da oggi, 1° maggio 2025, la BVG applicherà una multa di 50 euro per chi tiene aperte intenzionalmente le porte di metropolitane, autobus e tram. L’obiettivo è ridurre circa 200 guasti mensili alle porte nella metropolitana, che causano ritardi, danni e rischi di infortunio. Il rispetto della nuova regola sarà controllato dal personale operativo e di sicurezza. Non tutti i passeggeri comprendono la misura, ma la BVG sottolinea che il rispetto reciproco e il regolare svolgimento del servizio di trasporto pubblico sono una priorità assoluta.
Nel conflitto tariffario tra le Berliner Verkehrsbetriebe (BVG) e il sindacato Verdi sembra emergere una soluzione. I mediatori Bodo Ramelow (Linke) e Matthias Platzeck (SPD), insieme alle parti coinvolte, hanno elaborato un compromesso che ora servirà come base per ulteriori negoziati. La proposta prevede, tra l’altro, un aumento dello stipendio base di 430 euro in due anni, che potrebbe portare a un incremento fino al 20% in alcune categorie professionali, inclusi i supplementi.
I negoziati sono stati caratterizzati da numerosi alti e bassi, ma entrambe le parti si mostrano ottimiste. Matthias Platzeck ha sottolineato che la raccomandazione dovrebbe essere rapidamente integrata nel processo negoziale per arrivare a una conclusione definitiva. Anche Jeremy Arndt, negoziatore di Verdi, si è espresso positivamente e intende raccomandare ai membri di accettare la proposta.
Giovedì prossimo la BVG trasformerà la proposta in un’offerta formale, sulla quale i membri del sindacato Verdi saranno chiamati a votare. Se si raggiungerà un accordo, ulteriori scioperi presso la BVG potrebbero essere definitivamente evitati.
La Berliner Verkehrsbetriebe (BVG) potrebbe essere nuovamente interessata da uno sciopero a partire dall’11 aprile. Il motivo sono le trattative salariali in corso tra la BVG e il sindacato Verdi, che rappresenta gli interessi dei dipendenti. Attualmente, la disputa è sottoposta a una procedura di conciliazione, che prevede una tregua fino al 10 aprile. Durante questo periodo, gli scioperi sono esclusi.
Perché potrebbe esserci uno sciopero?
Il sindacato Verdi chiede, tra le altre cose, salari più alti e migliori condizioni di lavoro per i dipendenti della BVG. In una precedente votazione, i lavoratori hanno espresso con larga maggioranza il loro sostegno a scioperi ad oltranza nel caso in cui non si raggiunga un accordo. Se la procedura di conciliazione dovesse fallire, potrebbero iniziare interruzioni estese del lavoro dall’11 aprile.
Impatti sul trasporto pubblico
Uno sciopero presso la BVG influenzerebbe significativamente il trasporto pubblico a Berlino. Sarebbero coinvolti metropolitane, tram e autobus, che ogni giorno trasportano milioni di persone. I passeggeri dovrebbero quindi pianificare in anticipo mezzi di trasporto alternativi, come i treni della S-Bahn (non gestita dalla BVG) o le biciclette.
Quali sono i prossimi passi?
Se lo sciopero avrà luogo dipenderà dai risultati della procedura di conciliazione. Le parti hanno tempo fino al 10 aprile per trovare una soluzione. In caso di mancato accordo, uno sciopero potrebbe iniziare l’11 aprile.
Conclusione
Gli abitanti di Berlino dovrebbero seguire attentamente gli sviluppi nei prossimi giorni e prepararsi a possibili disagi nel trasporto pubblico. La decisione su uno sciopero è ora nelle mani dei mediatori e delle parti negoziali.
In un referendum sindacale, i membri del sindacato Verdi hanno votato con una maggioranza schiacciante del 95,4% a favore di uno sciopero ad oltranza presso la Berliner Verkehrsbetriebe (BVG). Lo ha annunciato oggi l’Agenzia di Stampa Tedesca. Il conflitto salariale riguarda circa 16.000 dipendenti della BVG, che chiedono un aumento di stipendio di 750 euro al mese, una tredicesima e una durata del contratto di dodici mesi. La BVG, invece, ha offerto un aumento di 375 euro al mese per una durata di due anni, proposta che Verdi ha ritenuto insufficiente.
Fino alla conclusione della mediazione in corso, prevista per il 10 aprile, vige tuttavia l’obbligo di tregua, quindi gli scioperi sono esclusi per il momento. Se la mediazione dovesse fallire, gli scioperi a tempo indeterminato potrebbero iniziare dall’11 aprile, con gravi ripercussioni sul trasporto pubblico berlinese.
La disputa salariale ha già portato a diversi scioperi di avvertimento che hanno temporaneamente paralizzato il trasporto pubblico nella capitale tedesca. Con il risultato del referendum sindacale, Verdi aumenta ora la pressione sulla BVG, mentre entrambe le parti sperano in una soluzione attraverso la mediazione.
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