La differenza tra immer noch e noch immer è minima, poiché di norma entrambe le espressioni hanno lo stesso significato e indicano che qualcosa continua a perdurare. Tuttavia, immer noch è la forma più comune ed è usata più spesso nel tedesco parlato. Noch immer, invece, suona più elevata, formale o giornalistica, ed è raramente utilizzata nel linguaggio orale.
Inoltre, immer noch viene spesso interpretata come una variante rafforzata di noch, suggerendo che la situazione o il processo durano già da un po’ di tempo e che ci si sarebbe potuti aspettare che fossero già terminati. Noch immer di solito non ha questa sfumatura enfatica nel linguaggio quotidiano, ma risulta più elegante nella lingua scritta.
Va anche ricordato che immer noch si scrive sempre separato: una grafia unita come immernoch è errata. Entrambe le parole sono avverbi e mantengono la propria autonomia nella frase.
In breve:
immer noch è più comune e leggermente più enfatico.
noch immer si usa in contesti più formali.
Entrambe significano che qualcosa continua ad essere vero.
Sempre separato: immer noch, non va mai scritto tutto unito.
Queste sottili differenze si notano soprattutto nello stile e nella frequenza d’uso, non nel significato di base.
L’espressione tedesca im Endeffekt significa “alla fin fine”, “in fin dei conti” o “in definitiva”, indicando un risultato o conclusione finale dopo aver considerato vari aspetti.
Contesto d’uso
Si usa per riassumere l’essenza di una situazione, spesso in discorsi informali o riflessivi, enfatizzando ciò che conta davvero alla fine. Ad esempio, in una frase come Im Endeffekt war es egal, si traduce come “Alla fin fine non importava”.
Questa locuzione deriva da “Endeffekt” (effetto finale), con “im” che funge da preposizione fissa nel tedesco colloquiale.
Deriva da Stein (“pietra”) + hart (“duro”). In tedesco steinhart significa letteralmente “duro come la pietra” ed è usato come superlativo idiomatico per indicare qualcosa di estremamente duro, rigido o difficile da affrontare. In italiano, l’equivalente più naturale dipende dal contesto: durissimo, difficilissimo inflessibile. Oltre al senso fisico (pane, biscotti, terreno), può riferirsi anche a persone o situazioni.
Esempi – Die Kekse sind steinhart → I biscotti sono durissimi – Er blieb steinhart und ließ sich nicht überzeugen → Rimase inflessibile e non si lasciò convincere – Die Prüfung war steinhart → L’esame è stato durissimo
La parola tedesca potthässlich significa in italiano “orribile” o “estremamente brutto”. È un aggettivo intensivo usato in modo colloquiale per indicare qualcosa o qualcuno che è considerato molto sgradevole o brutto nell’aspetto. Questo termine esprime quindi un grado molto elevato di bruttezza o sgradevolezza estetica, molto più forte di solo “hässlich” (brutto).
In sintesi, potthässlich si usa per sottolineare una bruttezza eccezionale, ad esempio riferendosi a luoghi, oggetti o persone percepiti come estremamente poco attraenti.
La parola tedesca pappsatt deriva originariamente dal termine latino “pappare”, che significa “mangiare”. Nel tedesco antico e medioevale, “Papp” indicava un tipo di pappa o brei, una pietanza a base di cereali o altri ingredienti simili a un pastone. Questo termine si riferiva anche a un tipo di colla o colla pastosa usata per incollare le pagine dei libri, da cui deriva anche la parola “Pappe” (cartone), perché il cartone veniva fatto con una massa simile a una pappa. Quindi pappsatt significa letteralmente “così pieno da non poter più mangiare pappa”, ovvero estremamente sazio, al punto da essere “pieno come una pappa”.
Questo infoblog berlinese si propone di essere un punto di riferimento per italiani e italofoni a Berlino e in Germania. Qui troverete aggiornamenti su lavoro, casa, burocrazia, fisco, curiosità linguistiche, cultura, eventi e tempo libero. Grazie alla nostra rete di professionisti (traduttori giurati, interpreti, agenzie di relocation, imprese di servizi, associazioni culturali e sanitarie) possiamo anche aiutarti a trovare i contatti giusti.