Smart working all’estero

Per richiedere il lavoro da remoto all’estero (UE) con il proprio datore di lavoro, e gestire gli aspetti assicurativi, ecco alcuni punti chiave da considerare:

Come richiederlo

  1. Preparazione della proposta
    • Elabora un piano dettagliato che spieghi come intendi lavorare dall’estero mantenendo produttività e comunicazione efficace.
    • Evidenzia i potenziali benefici per l’azienda, come flessibilità, motivazione e possibili risparmi sui costi.
  2. Discussione con il datore di lavoro
    • Richiedi un incontro formale per presentare la tua proposta.
    • Sii pronto a rispondere a domande su orari di lavoro, disponibilità e gestione delle responsabilità.
  3. Negoziazione dei termini
    • Proponi un periodo di prova iniziale per dimostrare la fattibilità dell’accordo.
    • Discuti aspetti pratici come la durata del lavoro all’estero, le modalità di comunicazione e le eventuali visite in ufficio.
  4. Accordo formale
    • Una volta raggiunto un accordo, è fondamentale formalizzarlo per iscritto attraverso una modifica al contratto di lavoro o un accordo separato.

Aspetti assicurativi e previdenziali

  1. Certificato A1
    Per il lavoro all’interno dell’UE, è essenziale ottenere il certificato A1, che determina quale legislazione di sicurezza sociale si applica. Il certificato A1 deve essere richiesto prima di iniziare il lavoro all’estero.
  2. Durata del soggiorno
    Per soggiorni fino a 3 mesi, generalmente si rimane coperti dal sistema previdenziale del paese d’origine. Per periodi più lunghi, potrebbe essere necessario passare al sistema del paese ospitante.
  3. Assicurazione sanitaria
    Assicurati di avere una copertura sanitaria valida nel paese di destinazione. La Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) può essere sufficiente per soggiorni brevi. Per periodi più lunghi, potrebbe essere necessario stipulare un’assicurazione sanitaria integrativa.
  4. Assicurazione contro gli infortuni
    Verifica con il datore di lavoro se l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro copre anche il lavoro all’estero. Potrebbe essere necessario stipulare una polizza aggiuntiva.
  5. Responsabilità civile
    È consigliabile avere una copertura per la responsabilità civile che protegga in caso di danni causati a terzi durante lo svolgimento del lavoro.

Considerazioni aggiuntive

  • Fiscalità: Per soggiorni fino a 183 giorni in un anno, generalmente si rimane soggetti alla tassazione del paese d’origine, ma è importante verificare gli accordi specifici tra i paesi coinvolti.
  • La durata del soggiorno influisce sulle coperture necessarie. Per periodi fino a 3 mesi, generalmente si rimane coperti dal sistema previdenziale del paese d’origine.

Ricorda che le normative possono variare tra i diversi paesi dell’UE e che la situazione può essere più complessa per lavori a lungo termine all’estero. È sempre consigliabile consultare esperti legali e fiscali per assicurarsi di rispettare tutte le normative applicabili.


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