Il Bikini Haus è un edificio tutelato come monumento storico situato nel quartiere Charlottenburg di Berlino, direttamente sulla Budapester Straße tra lo Zoo di Berlino e la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche. Fu costruito tra il 1955 e il 1957 su progetto degli architetti Paul Schwebes e Hans Schoszberger ed è un importante esempio di architettura moderna del dopoguerra a Berlino. Il nome “Bikini Haus” deriva dal caratteristico piano aperto al secondo piano, che divideva visivamente la facciata in una parte superiore e una inferiore, ricordando così il costume da bagno allora di moda.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Bikini Haus faceva parte del “Zentrum am Zoo”1, simbolo della ripresa economica e sociale della Berlino Ovest. In origine, l’edificio ospitava numerose aziende di moda e laboratori di produzione di abbigliamento femminile: nei periodi di massimo splendore vi lavoravano circa 700 macchine da cucire. Con la costruzione del Muro di Berlino e i cambiamenti nel commercio al dettaglio, il complesso cadde in declino, fino a essere completamente ristrutturato e rivitalizzato negli anni 2010.
La ristrutturazione, avvenuta tra il 2010 e il 2014, ha rispettato i vincoli storici e ha trasformato il Bikini Haus in una destinazione moderna e multifunzionale, che valorizza e rinnova la tradizione del luogo. Una parte dei vecchi materiali è stata riutilizzata in modo molto innovativo per la ristrutturazione e la ricostruzione di parti del nuovo edificio : ad esempio, le vecchie superfici vetrate sono state frantumate e riutilizzate come inerti2 nel nuovo intonaco delle pareti interne isolate. In questo modo, la sostanza originale è stata integrata nei nuovi materiali, creando un collegamento simbolico e materiale tra passato e presente.
Importanza come Concept Mall
Con la riapertura nel 2014, il Bikini Haus è stato rilanciato come “BIKINI BERLIN – The Concept Shopping Mall”. L’idea di concept mall si differenzia fondamentalmente dai centri commerciali tradizionali:
- Offerta curata: Al posto delle grandi catene, nella Bikini Haus si trovano boutique selezionate, concept store e flagship store, oltre a offerte gastronomiche e di servizi, spesso presenti per la prima volta a Berlino o in Germania.
- Pop-Up Boxes: Un elemento centrale sono le BIKINI BERLIN BOXES – spazi modulari e flessibili che possono essere affittati temporaneamente, dove giovani designer e marchi affermati presentano prodotti innovativi. Questo favorisce creatività, diversità e il carattere pionieristico del luogo.
- Esperienza: Il centro commerciale unisce shopping, ristorazione, lavoro, cinema, relax e hotel in un vero e proprio “social universe” urbano. La terrazza verde di 7.000 metri quadrati con vista sullo zoo e vari spazi per eventi invitano a fermarsi e vivere esperienze.
- Sostenibilità: BIKINI BERLIN punta su concetti ecologici come il riutilizzo dell’acqua piovana, materiali da costruzione sostenibili e tecnologie edilizie efficienti dal punto di vista energetico. L’edificio ha la certificazione LEED3 ed è considerato un modello di edificio sostenibile.
- Slow Shopping: Il concetto punta su uno shopping lento e consapevole, che mette al centro il benessere – una risposta alla frenesia dei centri commerciali tradizionali.
Rilevanza culturale e urbanistica
Oggi il Bikini Haus è un simbolo del cambiamento e del rinnovamento della City West di Berlino. Rappresenta il legame tra tradizione e innovazione e si è affermato come pioniere di nuove forme di utilizzo urbano. Con il suo concetto unico, caratterizza il paesaggio urbano e attira un pubblico internazionale e attento alle tendenze.
Il Bikini Haus non è quindi solo un punto di riferimento architettonico e storico, ma anche un motore per lo sviluppo di nuovi stili di vita e di consumo urbani a Berlino.
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- Il Zentrum am Zoo era un grande progetto urbanistico nato a metà degli anni Cinquanta nei dintorni della stazione Zoologischer Garten. Comprendeva la Bikini Haus, lo Zoo Palast, edifici direzionali e altri immobili. L’obiettivo era rivitalizzare l’area distrutta dalla guerra intorno alla stazione Zoo e creare un centro urbano moderno per Berlino Ovest. Il complesso era concepito principalmente per l’industria tessile e il commercio al dettaglio, e con la sua architettura luminosa e aperta rappresentava il simbolo della rinascita, del “miracolo economico” e della nuova gioia di vivere del dopoguerra. L’architettura di Paul Schwebes e Hans Schoszberger voleva essere un chiaro contrasto rispetto alla monumentalità dell’epoca nazista, ispirandosi invece a modelli internazionali. ↩︎
- Gli inerti sono materiali come sabbia, pietrisco, ghiaia o frammenti di pietra che, pur non subendo trasformazioni chimiche, costituiscono la parte solida e rigida della miscela dell’intonaco. ↩︎
- La certificazione LEED (acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design) è un sistema di certificazione volontario e riconosciuto a livello internazionale che valuta la sostenibilità ambientale degli edifici, sia residenziali che commerciali, lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla progettazione alla costruzione e gestione. ↩︎